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Azzolina: «Tanti docenti torneranno a lavorare al Sud»

Il ministro fa il punto sulla scuola in Calabria. «Qui problemi simili al resto del Paese, remiamo tutti nella stessa direzione e salveremo l’istruzione». Gli investimenti sull’edilizia e gli obiet…

Pubblicato il: 13/07/2020 – 11:07
Azzolina: «Tanti docenti torneranno a lavorare al Sud»

CATANZARO «A settembre ripartiamo, in sicurezza riportiamo i nostri studenti a scuola, come abbiamo sempre ribadito». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, a Catanzaro, parlando con i giornalisti a margine di una riunione all’Ufficio scolastico regionale della Calabria. «Il governo – ha proseguito Azzolina – ha lavorato in questi mesi proprio per garantire la sicurezza di tutti, l’abbiamo dimostrato ahimè anche quando abbiamo dovuto chiudere le scuole. Ma adesso le riapriremo in sicurezza. Stiamo lavorando su tre fronti: utilizzare tutti gli spazi che ci sono, adeguandoli e migliorandoli; se non fossero abbastanza trovarne di nuovi, e – ha sostenuto ancora il ministro dell’Istruzione – migliorare gli arredi scolastici».
«Agli studenti e alle loro famiglie il messaggio che voglio dare è di impegnarsi, lavorare», ha detto ancora il ministro. «Io – ha aggiunto – sono molto orgogliosa di quello che hanno fatto durante il periodo della didattica a distanza, così come per i docenti, i dirigenti scolastici e in generale tutto il personale scolastico. Penso che – ha concluso il ministro – l’impegno di tutti, remare e andare tutti verso la stessa direzione salverà la scuola».
Inevitabile un passaggio sulla legalità. Che, per Azzolina è «fondamentale; l’educazione alla legalità e la lotta alla criminalità organizzata devono essere valori che accompagnano gli studenti costantemente, per cui la scuola ha un ruolo fondamentale».
Oggi Azzolina è attesa a Locri per firmare un protocollo d’intesa tra ministero e Commissione parlamentare antimafia sui campi estivi gratuiti per studenti nei beni confiscati alla mafia. «Lottare contro la criminalità organizzata – ha aggiunto – significa poter essere persone libere, e la scuola insegna anche questo».
Sul tema della mobilità dei docenti, invece, il ministro ha spiegato che «il problema è atavico, sappiamo benissimo che ci sono gli spostamenti, le assegnazioni provvisorie, anzi noi abbiamo fatto la mobilità quando tutti ci avevano sconsigliato di farlo e invece è stato un grande successo, perché tanti ritorneranno al Sud a lavorare».


«IN CALABRIA E NEL PAESE PROBLEMI SIMILI» Azzolina ha effettuato un punto sulla situazione della scuola in Calabria. «Auspico che ci sia la massima collaborazione territoriale», è stato il commento a margine dell’incontro con le autorità scolastiche e istituzionali. Al tavolo, introdotto dalla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Rota Calvosa, partecipano, tra gli altri, l’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio, il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo. In Calabria – ha spiegato Azzolina parlando con i giornalisti a margine della riunione – «i problemi sono gli stessi che stiamo affrontando su tutto il territorio nazionale. Ho visto anche delle esperienze molto belle di scuole calabresi, ero già venuta qui come sottosegretario. Comunque ci sono problemi che riguardano tutta la nazione, non riguardano solo la Calabria. A me interessa capire i fabbisogni dei singoli territori, in termini di organici e di arredi, confrontarci soprattutto con gli enti locali e con gli Uffici scolastici regionale e provinciali. Per questo auspico che ci sia la massima collaborazione territoriale, perché – ha sostenuto il ministro dell’Istruzione – se andiamo tutti dalla stessa parte, se remiamo tutti dalla stessa parte, noi la scuola la riapriamo a settembre, in sicurezza come già detto». 
Per il ministro, inoltre, «le situazioni sono molto variegate. Ci sono scuole del Sud d’eccellenza, come si trovano al Nord, e scuole un po’ più in difficoltà al Nord che non al Sud. Si pensi che durante il periodo della didattica a distanza abbiamo fatto dei gemellaggi tra scuole che erano più avanzate e scuole che non lo erano, ma – ha concluso il ministro dell’Istruzione – situazioni di eccellenza si trovano al Sud come al Nord».

Il tavolo istituzionale al quale il ministro Azzolina ha partecipato a Catanzaro

«DUE MILIONI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA» Altro argomento affrontato dal ministro: l’edilizia scolastica. Un problema «atavico, che riguarda un po’ l’intero Paese. Per questo siamo intervenuti, stanziando prima fino a 798 milioni e recentemente ho firmato per altri 855 milioni per le scuole secondarie di secondo grado e altri 330 milioni, in più abbiamo dato poteri speciali ai sindaci e ai presidenti della Provincia affinché possano essere velocizzati tutti i lavori. Recentemente – ha ricordato il ministro dell’Istruzione – ho firmato un protocollo anche con i sindacati per velocizzare il tutto».
L’APPREZZAMENTO DELL’ASSESSORE SAVAGLIO Anche Sandra Savaglio ha partecipato al Tavolo tecnico regionale sulla scuola con la ministra Lucia Azzolina. «La Regione – ha comunicato durante il suo intervento l’assessore regionale – oltre ai 5 milioni di euro per i dispositivi utili alla didattica a distanza, ha avviato un accordo nella riprogrammazione del Por di 20 milioni di euro per le scuole calabresi in emergenza Covid”. L’assessore con delega alla ricerca e all’istruzione ha inoltre ribadito le priorità su cui concentrare gli sforzi: «Oltre ai trasporti e agli scuolabus, le altre priorità riguardano la salvaguardia dei piccoli plessi (di cui la Calabria è, per configurazione geografica, piena) dalle minacciate chiusure, la tutela dei dirigenti scolastici affinchè possano rimanere nelle loro sedi, lo scongiurare del taglio agli organici in modo da favorire la formazione di classi con pochi alunni e il potenziamento del personale Ata». Tra le affermazioni estremamente positive della ministra, l’esponente della giunta regionale ha molto apprezzato la proposta far diventare il Piano realizzato dall’Ufficio scolastico regionale e dalla direttrice Maria Rista Calvosa il “Modello Calabria” per la nuova scuola nazionale dell’era Covid.
 

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