LAMEZIA TERME «Chiediamo chiarezza su quanto di grave si apprende dalla stampa in merito all’esclusione del comune di Lamezia Terme dai contributi finalizzati alla realizzazione di interventi di logistica urbana, in attuazione del Piano Regionale dei Trasporti, Obiettivo n. 2 Aree Urbane Azione n. 2 – Misure per il potenziamento infrastrutturale e dei servizi nelle aree urbane della Misura n. 2.5 – City logistics».
È quanto denuncia il lametino Rosario Aversa del Direttivo Nazionale fratelli d’Italia.
«Eravamo rimasti al 2019 – sostiene Aversa – quando la terna commissariale, in carica a seguito dello scioglimento anticipato con a capo dell’amministrazione il sindaco Paolo Mascaro, proponeva interventi mirati a rivedere la viabilità interna tra le vie del centro ed il terminal di via Colombo, con l’acquisizione dell’area parcheggi attigua la stazione di Nicastro. Richiamava anche la realizzazione di una piastra logistica in via Cristoforo Colombo e l’approvazione de “proposta di studi di fattibilità tecnici-economici a valere sui contratti istituzionali di sviluppo (art.6 d.lgs. 88/2001)”, che prevede al punto 5 la “realizzazione del Terminal Colombo: nuovo capolinea trasporto pubblico locale” in area posta tra via Colombo e via Bernadette configurata proprio di fronte all’area marcatale per un importo complessivo pari a 2.018.096,88 euro».
«La terna commissariale aveva poi lasciato all’attuale amministrazione comunale, sempre con la guida il Sindaco Paolo Mascaro, il compito di “subordinare, all’elaborazione del progetto preliminare, l’avvio delle procedure necessarie per la realizzazione del progetto di cui al programma per parcheggi e del servizio pubblico “Area logistica di prossimità” da zona “E” per effetto dell’art. 65 della legge urbanistica regionale n°19/2002 e s.m.i. per la pubblica utilità dell’iniziativa delle aree di cui all’allegata planimetria. Cosa sia poi accaduto lo si apprende brevemente dalla cronaca giornalistica. Certo è che lo scorso anno vennero esclusi sia il comune di Catanzaro (pare per errore sul destinatario della pec) che il comune di Lamezia Terme; poi riammessi entrambi a partecipare per concludere con l’odierno decreto dirigenziale che esclude Lamezia Terme dai contributi finalizzati alla realizzazione di interventi di logistica urbana. Si apprende dalla stampa che il decreto dirigenziale si limita a comunicare che “la proposta progettuale presentata dal Comune di Lamezia Terme, all’ esito della valutazione, è stata ritenuta non ammissibile a finanziamento” senza spiegare le motivazioni che hanno comportato la bocciatura», insiste Aversa.
«Il tutto avviene a pochi giorni dall’approvazione del bilancio (già in gravissime difficoltà). Entrando nel merito del progetto, non sfuggirà all’attento lettore che dai contributi finalizzati alla realizzazione di interventi di logistica urbana, pare sia più corretto affermare che ad essere escluso sia stato solo l’ex comune di Nicastro più che l’intero territorio di Lamezia Terme che, sulla carta e sulle tasse, comprende anche gli altri due ex comuni di Sambiase e di Sant’Eufemia».
Aversa annuncia che Fratelli d’Italia andrà avanti sulla vicenda per la ricerca della verità, conoscere cosa sia realmente accaduto, se vi stato un errore e da parte di chi affinché lo stesso non si ripeta in futuro. «Bisogna anche far chiarezza sulle possibilità che il comune ha di partecipare in futuro su questi medesimi bandi e se si, quanto bisogna ancora aspettare. La gestione della cosa pubblica – conclude Rosario Aversa – deve essere fatta con cura e attenzione, non basta gestire le poche risorse già a disposizione ma occorre mettere a frutto tutte le capacità per avere nuove risorse da spendere. La comunità lametina ha il diritto di conoscere se chi li amministra fa il bene o meno della propria città».
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