LAMEZIA TERME Alle prime luci dell’alba, tra Lamezia e Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria, i carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, supportati da quelli della Compagnia di Palmi, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale lametino, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina aggravata in concorso e furto aggravato.
Si tratta di due pregiudicati di Sinopoli, Rocco Fiorenti, classe ’70, Antonio Leonello, classe ’67 e un noto pregiudicato lametino, Salvatore Massaria, classe ’62.
L’INDAGINE La misura nasce da una complessa indagine svolta tra il gennaio 2019 ed il maggio 2020, diretta dalla Procura e condotta dalla Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, in seguito ad un tentativo di rapina nell’ufficio postale di Falerna il 4 gennaio 2019 e di un’altra consumata, invece, il successivo 8 febbraio dello stesso anno, in un altro ufficio postale, quello del quartiere Sambiase di Lamezia, da parte di tre soggetti con il volto travisato, armati di mazze e una pistola risultata poi giocattolo.
L’attività investigativa, sviluppatasi incrociando le dichiarazioni di vittime e testimoni con l’analisi delle immagini estrapolate da circuiti di videosorveglianza pubblici e privati, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza sul conto dei due pregiudicati di Sinopoli. Le attività di indagine hanno consentito di riconoscerli così come ritratti dalle telecamere della zona, nonché di ricostruire i loro spostamenti nelle fasi precedenti e successive all’evento e di rinvenire il veicolo utilizzato, risultato a sua volta oggetto di furto.
IL TENTATIVO DI RAPINA I due soggetti, ora portati presso la casa circondariale di Palmi, sono inoltre indagati per il tentativo di rapina perpetrato, con analoghe modalità, presso l’ufficio postale di Falerna, il precedente 4 gennaio 2019.
Anche in quella circostanza, infatti, il gruppo criminale, mediante la minaccia di armi e spranghe, ha tentato di appropriarsi del denaro contenuto all’interno della cassaforte della filiale. Un tentativo fallito grazie al meccanismo di chiusura a tempo della cassaforte, che ha scoraggiato i criminali, inducendoli dopo pochi istanti a dileguarsi a bordo di un’autovettura, rubata due giorni prima a Lamezia. Per quest’ultimo episodio, la visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza ha consentito di identificare l’autore del furto dell’autovettura ovvero proprio il pregiudicato lametino Salvatore Massaria, sottoposto anche lui a custodia cautelare in carcere.
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