Atti sessuali con un minore, nuovamente arrestato l'ex parroco di Zungri

VIBO VALENTIA L’ex parroco di Zungri, don Felice La Rosa, è stato nuovamente arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia in seguito alla nuova ordinanza emessa dal gip Giovanna Sergi del tribunale di Reggio Calabria. La misura cautelare è stata richiesta dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri a seguito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Marco Lojodice. L’ex sacerdote, già condannato per atti sessuali nei confronti di un minore e sospeso a divinis, deve rispondere dell’accusa di atti sessuali con un ragazzo di età non inferiore ai quattordici e non superiore ai diciotto anni, tra Rosarno e San Ferdinando, in cambio di un corrispettivo in denaro o altra utilità, anche soltanto promessi. Nel frattempo per il parroco sarebbero stati disposti i domiciliari. Le investigazioni hanno preso avvio da un controllo su strada in occasione del quale gli investigatori hanno notato l’autovettura condotta dal sacerdote con a bordo anche tre ragazzi bulgari minorenni. Da tale controllo e dall’atteggiamento sospetto del sacerdote hanno preso avvio mirate investigazioni che hanno permesso di comporre un quadro di gravissimi episodi di prostituzione minorile posti in essere dal sacerdote nelle zone di San Ferdinando e Rosarno (dove avrebbe adescato le vittime minorenni in cambio di piccole somme di danaro) in danno di altrettanti ragazzi, la collaborazione dei quali ha contribuito a disvelare l’esistenza dei reati oggetto della odierna contestazione. IL PRIMO ARRESTO Già nel settembre 2018 don Felice La Rosa era stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione più 2.400 euro di multa. Pena confermata in appello per l’ex parroco vibonese don Felice La Rosa, accusato di prostituzione minorile. L’inchiesta “Settimo cerchio”, condotta dalla Squadra Mobile di Vibo, fece luce su un giro di prostituzione minorile tra Zungri, Briatico e Mileto ed è scaturita da una serie di intercettazioni attuate nell’ambito delle indagini sull’omicidio del 45enne Francesco Fiorillo, avvenuto nel dicembre 2015 nei pressi della stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo.