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Cosenza, arriva la firma per i 90 milioni al centro storico

Lunedì il tavolo istituzionale presieduto dal sottosegretario Anna Laura Orrico per la sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo

Pubblicato il: 12/09/2020 – 12:03
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Cosenza, arriva la firma per i 90 milioni al centro storico
COSENZA La corsa contro il tempo, tra ritardi e inciampi (con annesse accuse sulla responsabilità dei rallentamenti) è finita. Il centro storico di Cosenza si avvicina ai 90 milioni pensati per la sua rinascita. Quello arrivato dal sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Anna Laura Orrico (foto), è sì l’annuncio di una riunione. Ma non di un banale incontro interlocutorio, bensì di un appuntamento che si potrebbe dire storico. Lunedì 14, alle 10.30, nella Sala Leone della Biblioteca Nazionale di Cosenza, è convocato il Tavolo istituzionale permanente finalizzato alla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Cosenza–Centro Storico” di importo pari a 90 milioni di euro. Al tavolo, che sarà presieduto da Orrico, saranno presenti rappresentanti degli altri soggetti coinvolti. Seguirà una conferenza stampa. I tempi, presentati dal sottosegretario come «stretti» in una occasione pubblica che risale allo scorso febbraio, sono stati rispettati. Orrico, infatti, spiegò all’epoca che avrebbe fatto di tutto per firmare il Cis entro l’estate. «L’investimento di 90 milioni è diretto al patrimonio culturale pubblico e concerne anche il tema della nascita e dello sviluppo di imprese dei settori culturale e turistico. Rilancio del centro storico che passa dal fattore economico, secondo Orrico, senza però dimenticare il senso stesso di un luogo caro ai cittadini di Cosenza e non solo: «La misura servirà anche per lavorare e risolvere le problematiche endemiche di quella zona come il dissesto idrogeologico, la sicurezza o la cura del verde urbano», disse il sottosegretario. Progetti e aspettative importanti per soddisfare le quali, i 90 milioni previsti dal finanziamento potrebbero non bastare: «È chiaro che quello che non potrà fare questo fondo, potrà farlo in sinergia la Regione, ad esempio ricorrendo a quelle linee del “Por Calabria” legate all’emergenza sociale e abitativa. Questo – rimarcò Orrico – affinché il centro storico non venga considerato più la periferia di Cosenza, ma possa riprendere la sua centralità come luogo delle radici di ogni cosentino».
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