REGGIO CALABRIA Falcomatà è pronto per il bis, mentre il centrodestra si lecca le ferite. La sconfitta a Reggio Calabria è cocente e più di tutti è il deputato forzista, Francesco Cannizzaro a rompere gli indugi. L’esponente politico che aveva osteggiato la candidatura di Antonio Minicuci (per il metodo scelto nella selezione dell’aspirante sindaco), nel corso di una conferenza stampa ha difeso l’operato dei “berlusconiani” e si è soffermato sui dati elettorali che riguardano tutto l’alveo del centrodestra. «Sia chiaro, io non sono contro Minucuci, lo ribadisco per fugare ogni dubbio ed evitare che le mie parole vengano travisate». Per Francesco Cannizzaro, all’aver accettato il “diktat” leghista non è seguito un adeguato supporto sul piano dell’impegno elettorale. Un’affermazione che sarebbe suffragata, per il deputato, da quanto raccolto nel corso in questo periodo di campagna elettorale. «L’Udc aveva annunciato grande sostegno per questo candidato – spiega Cannizzaro – e poi non sono riusciti a fare una lista. Arrivano dal 12% delle regionali e alle comunali non sono stati in grado di creare un gruppo che sostenesse il candidato a sindaco. Ma anche la Lega e Fratelli d’Italia non hanno tenuto i ritmi delle scorse competizioni regionali».
Un rimprovero che il deputato azzurro fa agli altri, ma non ai forzisti (almeno a quelli che gli sono più vicini). «Noi siamo la lista più forte a Reggio Calabria – spiega Cannizzaro –. Lo avevamo annunciato e abbiamo mantenuto la promessa. Ci siamo impegnati così tanto che da Forza Italia sono nate una serie di liste civiche che hanno contribuito moltissimo a sostenere il candidato indicato dalla coalizione. Siamo stati quelli che hanno aperto più segreterie in città e siamo stati quelli che in modo spontaneo ed autonomo si sono messi a disposizione del candidato con tutte le loro forze oltre che gratuitamente, sopperendo a quelle mancanze che forse come organizzazione elettorale il nostro candidato non aveva». Strascichi che Cannizzaro palesa poi anche dicendo: «Forza Italia aveva l’imbarazzo della scelta dei candidati che avrebbero vinto, ma la scelta è toccata alla Lega. Non possiamo dimenticare che qui la Lega alle europee ha preso il 22%. Mi viene da ridere che adesso quegli elettori inveiscano contro le “imposizioni” della Lega».
Nei mea culpa di Cannizzaro c’è l’incapacità di non aver comunicato bene il progetto che Minicuci aveva per la città o altri errori fatti durante la campagna elettorale. «Io una cosa ho detto chiaramente a Jole Santelli – conclude Cannizzaro –. E cioè che non può fare quello che ha fatto Mario Oliverio cioè nulla. Servono investimenti, progetti, maggiore attenzione per la nostra città e l’intera provincia. Prima Reggio Calabria e poi tutto il resto, la politica e Forza Italia».
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