CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Umberto De Rose, ex presidente di Fincalabra, già condannato in primo grado alla pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione per il reato di abuso d’ufficio (qui la notizia). La fattispecie di reato si era configurata considerato il ruolo assunto da De Rose all’interno della società in house della Regione Calabria. Secondo l’accusa, infatti, l’aver scelto tre tutor nell’ambito del bando per il micro credito direttamente dalla short list di professionisti valutando il curriculum e non con una selezione random (come invece avvenuto per altri candidati) avrebbe configurato la fattispecie dell’abuso d’ufficio. Per lo stesso procedimento, già in abbreviato erano stati assolti i componenti della commissione che materialmente avevano scelto i tutor prevedendo per i tre la cui nomina è finita al centro dell’indagine una modalità selettiva diversa rispetto a tutti gli altri. Il procuratore generale aveva chiesto nel corso dell’ultima udienza la declaratoria di prescrizione ma la corte ha ritenuto vi fossero gli elementi per una assoluzione nel merito accogliendo i motivi di Appello presentati dai legali di De Rose, gli avvocati Franco Sammarco e Gregorio Viscomi. Non appena verranno rese note le motivazioni della decisione, sarà possibile capire se l’assoluzione sia dovuta alla nuova formulazione dell’articolo 323 del codice modificato dal decreto legge “semplificazioni” e convertito in legge lo scorso 11 settembre. In base alla nuova disposizione legislativa può integrare l’abuso d’ufficio solo la violazione di norme a contenuto precettivo che impongano un determinato comportamento rientrante nell’attività di natura vincolata della pubblica amministrazione. (mi.pr.)
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