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Coronavirus, prima ordinanza firmata Spirlì. Recepito il nuovo Dpcm
Primi atti del periodo di interregno del vicepresidente della Regione che sottoscrive l’applicazione sul territorio regionale delle nuove misure dettate dal Governo per contenere i contagi da Covid-19
Pubblicato il: 15/10/2020 – 21:38
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CATANZARO Prime tre ordinanze del presidente della Regione firmate dal vicepresidente Antonino Spirlì che dispongono, nell’ordine: ulteriori misure regionali conseguenti all’entrata in vigore del nuovo Dpcm e l’istituzione di due nuove “zone rosse” nei Comuni di Torre di Ruggiero, nel Catanzarese e quello reggino di Sant’Eufemia d’Aspromonte.
Il primo atto ufficiale firmato dal vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, dopo la scomparsa della presidente Jole Santelli, è un’ordinanza in tema di emergenza coronavirus. Nel dettaglio, oggi, Spirlì ha adottato un provvedimento con il quale la Regione Calabria recepisce le disposizioni contenute nel Dpcm del 13 ottobre 2020 predisposto dal presidente del Consiglio dei ministri. In particolare l’ordinanza, la numero 73 dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Calabria, fino a tutto il 13 novembre dispone l’obbligo dell’uso su tutto il territorio regionale dell’uso della mascherina anche all’aperto e nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, e conferma il divieto assoluto di assembramento e il rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Inoltre, con questa ordinanza di Spirlì «si dà attuazione in tutto il territorio regionale a quanto previsto dal Dpcm 13 ottobre 2020», ribadendo che «è consentita la presenza di pubblico per manifestazioni sportive con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori all’aperto e di 200 spettatori in luoghi chiusi; sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, aventi carattere amatoriale; ) restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, come già previsto dall’ordinanza 61/2020; sono vietate – prosegue il provvedimento – le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto e le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose possano svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Quanto alle abitazioni private, deve essere comunque fortemente raccomandato, di evitare feste e di ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei». Infine, nell’ordinanza si stabilisce che «le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24.00 con servizio al tavolo e sino alle ore 21.00 in assenza di servizio al tavolo; la ristorazione con asporto è consentita con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.00 e fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
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