CROTONE Una maxi evasione di circa 22 milioni e 700 mila euro è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Crotone. Al termine di una complessa attività di polizia economico-finanziaria, le fiamme gialle, hanno individuato una società, la “Kroton Games di Di Gennaro Giuseppe & C. sas”, operante nel settore delle scommesse e del noleggio di apparecchi da divertimento ed intrattenimento (slot machine) che avrebbe occultato al fisco questa ingente somma. A finire nei guai i quattro soci dell’azienda – Giuseppe Di Gennaro 25 anni, Emanuela D’Alfonso 46 anni, Francesco Romano 38 anni, Teresa Scerra 65 anni tutti crotonesi – che sono stati denunciati per i reati di omessa ed infedele dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto.
Su richiesta del sostituto procuratore Ines Bellesi che ha coordinato le indagini, il Giudice per le indagini preliminari, Michele Ciociola, ha disposto il sequestro di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie per 14 milioni di euro, che le fiamme gialle crotonesi stanno eseguendo in queste ore.
L’INCHIESTA Dal 2017 la società, oggetto dell’indagine dei finanzierie, è in amministrazione giudiziaria. Nell’ambito dell’operazione “Jonny”, infatti, le fiamme gialle crotonesi avevano scoperto che la locale di ‘ndrangheta di Isola di Capo Rizzuto, capeggiata dalla cosca Arena, tramite la Centurion Bet Ltd, società bookmaker maltese che forniva le piattaforme di gioco on-line alla Kroton Games, aveva acquisito una “posizione dominante” nel settore del gaming nella città di Crotone e nel suo hinterland, alterando gli equilibri concorrenziali, precludendo l’accesso ad altri operatori commerciali e generando enormi profitti per il crimine organizzato.
I finanzieri del Gruppo di Crotone analizzando la contabilità in nero rinvenuta tra la documentazione sequestrata e svolgendo ulteriori indagini finanziarie hanno ricostruito il volume d’affare della Kroton Games dal 2014 al 2017 totalmente occultato al fisco.
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