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Quando Sileri posava con Cotticelli. «Rinnoviamo la sanità in Calabria»

Dai social spunta un endorsement dell’attuale viceministro. Due anni fa era tra gli sponsor del generale. Oggi è d’accordo con la nomina di Zuccatelli. Intanto nel M5S il clima è rovente

Pubblicato il: 10/11/2020 – 14:44
Quando Sileri posava con Cotticelli. «Rinnoviamo la sanità in Calabria»

LAMEZIA TERME Non solo Giulia Grillo. Non solo Giuseppe Conte. Tra gli sponsor di Saverio Cotticelli, oggi rimasto orfano dei suoi vecchi sostenitori politici (come se si fosse autonominato), c’era anche – e con toni assai decisi – anche l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. All’epoca della nomina del generale dei carabinieri a commissario, Sileri faceva parte della maggioranza ma non ricopriva ruoli di governo. Questo non gli impedì di viaggiare verso la Calabria (dove, per la verità, l’esponente del M5S si è fatto vedere spesso) per tessere le lodi di Cotticelli. Non era certo l’unico, ma la sua posizione di oggi sulla scelta di Giuseppe Zuccatelli e i contrasti che attraversano il Movimento consigliano la lettura di un suo vecchio post del 7 dicembre 2018.
Per lui Cotticelli era un «vero servitore dello Stato» (e questo è un fatto, visto il curriculum del Cotticelli militare). «Sono sicuro che il generale Saverio Cotticelli, vero servitore dello Stato, riuscirà con forza e metodo ad aiutare davvero la sanità e i cittadini della Calabria – scriveva Sileri –. Allo stesso modo sono sicuro che il generale Angelo Giustini, altro servitore dello Stato riuscirà a risollevare la Sanità in Molise. Con Noi si Cambia. #Rinnoviamo la Sanità».
A quell’epoca la performance del commissario davanti alle telecamere di “Titolo V” non era preventivabile. Ma questa traccia social potrebbe scatenare i grillini che oggi si oppongono alla nomina di Giuseppe Zuccatelli trovando in Sileri un difensore delle scelte del “suo” ministro Roberto Speranza (cosa abbastanza inevitabile, se vuole mantenere un posto al governo). Il post crea un precedente e si accompagna alla considerazione falsa che il viceministro ha rinnovato questa mattina a Rai News 24, e cioè che la ormai famigerata frase sulle mascherine che «non servono a un cazzo» sia stata pronunciata dal neo commissario nella prima fase della pandemia e non a marzo, come in effetti è avvenuto. Un precedente dopo l’altro, qualcuno nel M5S potrebbe mettere in guardia Sileri sui propri endorsement. Errato (ma senza colpe) quello su Cotticelli, dubbio (alla luce delle imbarazzanti esternazioni) quello su Zuccatelli. Il clima nel Movimento Cinquestelle è teso. E l’affermazione possibilista sull’arrivo di Gino Strada («È un’ipotesi», sempre a Rai News 24) non è servita a distendere gli animi. Figuriamoci una foto con endorsement assieme al generale orfano (oggi) di sponsor. (ppp)

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