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Il sistema degli esami "truccati", il primo grado di giudizio dell'inchiesta "110 e lode"

Il tribunale di Cosenza si è pronunciato nei confronti degli imputati che avevano scelto il rito ordinario per il processo che riguardò il sistema con il quale venivano sostenuti gli esami della faco…

Pubblicato il: 03/12/2020 – 17:13
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Il sistema degli esami "truccati",  il primo grado di giudizio dell'inchiesta "110 e lode"
COSENZA Il giudice del tribunale di Cosenza, Urania Granata, concluse le discussioni delle difese e ascoltate le richieste del pubblico ministero Antonio Bruno Tridico titolare del fascicolo d’inchiesta denominato “110 e lode”, nei giorni scorsi ha dato lettura del dispositivo con il quale sono stati assolti e condannati gli imputati del procedimento iniziato nel 2011 e che si è trascinato nelle aule del tribunale per quasi 9 anni. Quello dei “falsi esami all’Unical”, fu uno scandalo che travolse non soltanto la comunità accademica ma l’intero sistema di registrazione degli esami. L’impianto accusatorio si basa sull’accesso irregolare al sistema informatico attraverso il quale venivano caricati gli esami universitari per cui l’operazione fraudolente avrebbe permesso anche a chi non aveva davvero sostenuto l’esame di risultare comunque idoneo e ottenere oltre che al voto i crediti dell’insegnamento. Sarebbe stata una prassi consolidata alla facoltà di Lettere e Filosofia finché l’allora rettore e direttore di dipartimento non si accorsero del presunto sistema truffaldino decidendo di denunciare tutto alla procura di Cosenza. Un lungo processo che arriva adesso alla fine del primo grado di giudizio trascinandosi dietro gli strascichi di una vicenda i cui contorni sono stati affrontati nel corso delle udienze. Una delle imputate, a fine processo tramite una lettera ha raccontato le sofferenze subite in questi anni di processo e le ferite subite da un’accusa che poi come emerso nel corso del processo era infondata. LE CONDANNE Vincenzo Abate: 1 anno e sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Alfredo Ammirato: 1 anno e quattro mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Maria Grazia Arena: 1 anno e quattro mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Massimiliano Arena: 1 anno e 3 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Maria Biamonte: 2 anni e 1 mese di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Giuseppe Crescente: 1 anno e 5 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Francesco Crudo: 1 anno e 5 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Amedeo Greco: 1 anno e 7 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Emanuela Lentini: 1 anno e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Francesco Leone: 2 anni e 5 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Emanuele Loisi: 1 anno e  9 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Rocco Lucà: 1 anno e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Teresa Marino: 1 anno e 11 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Giuseppe Mascaro: 1 anno e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Cristian Palmer: 1 anno e 7 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Maria Grazia Pitrelli: 1 anno e 10 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Francesco Segreto: 1 anno e 9 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Domenico Sorrenti: 1 anno e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Fabrizio Trieste: 1 anno e 7 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali Angela Magarò: 3 anni e 9 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali LE ASSOLUZIONI Giovanna Maria Aloisio assolta perché il fatto non sussiste Valeria Amisano assolta perché il fatto non sussiste Giovanna Divina Butera assolta perché il fatto non sussiste Andrea Caruso assolto perché il fatto non sussiste Eleonora Candò assolto perché il fatto non sussiste Tommaso Costantino assolto perché il fatto non sussiste Rosa Correa assolta per alcuni capi e per altri non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione Federica Ismara Donato assolta perché il fatto non sussiste Francesca Greco assolta perché il fatto non sussiste Ottorino Guglielmelli assolto perché il fatto non sussiste Marika Guido assolta perché il fatto non sussiste Umberto Gugliotti assolto perché il fatto non sussiste Giuseppe Iannicellli assolto perché il fatto non sussiste Franca Lucia Leonetti assolta perché il fatto non sussiste Satriani Raffaella Lombardi assolta perché il fatto non sussiste Valentina Magnone assolta perché il fatto non sussiste Ivan Martino assolto perché il fatto non sussiste Enrica Mazziotti assolta perché il fatto non sussiste Maria Rita Niccoli assolta perché il fatto non sussiste Emilio Nigro assolto perchè il fatto non sussiste Salvatore Perfetti assolto perché il fatto non sussiste Chiara Perri assolta perché il fatto non sussiste Anna Procopio assolta perché il fatto non sussiste Teresa Richetta assolta perché il fatto non sussiste Giovanna Saraco assolta perché il fatto non sussiste Antonio Scerbo assolto perchè il fatto non sussiste Andrea Talarico assolto perché il fatto non sussiste Francesco Tarasi assolto perché il fatto non sussiste Maria Giorgia Vitale assolta perché il fatto non sussiste Paola Zucco non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione Lina Fortunata Candido assolta perché il fatto non sussiste Valeria De Bonis assolta per non aver commesso il fatto relativamente ad alcuni capi di imputazione ed in altri perché il fatto non sussiste Paola Volpe assolta per non aver commesso il fatto
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