ROMA Dopo il dibattito di qualche giorno fa sul Mes e l’asse tra Italia Viva e il centrodestra, il governo va verso una revisione del Decreto Natale. E pare dirigersi verso un’estensione degli spostamenti tra piccoli comuni nei giorni di festa, il 25 e 26 dicembre e a Capodanno. Ci si avvia verso una revisione del testo del decreto, proprio nel giorno dei quasi 900 morti.
Il premier Conte e i ministri della linea dura Roberto Speranza e Dario Franceschini si ritrovano isolati sotto la pressione degli alleati di Italia Viva, di parte dello stesso Pd, di Luigi Di Maio e del centrodestra. Si lavora, dunque, a una soluzione: un nuovo decreto, rischiose modifiche in aula a quello esistente, o l’improbabile rettifica delle sole Faq interpretative sul sito della Presidenza del Consiglio. Lo si capirà nelle prossime ore. Mentre resta intatto il divieto di spostarsi tra regioni (anche gialle) dal 21 dicembre al 6 gennaio.
L’allentamento delle misure, però, non piace al ministro Speranza: «Voglio essere chiaro: io avevo proposto di fare zona rossa tutta Italia in quei tre giorni di festa – queste le sue parole riportate da Repubblica –. Non cambio idea. La penso come la Merkel, che sembra prepararsi a nuove restrizioni. Il rischio di una terza ondata dopo il Natale preoccupa tutti i Paesi europei. Per me, il limite agli spostamenti tra i comuni è una misura che rischia di essere troppo blanda, certo non troppo rigida».
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