REGGIO CALABRIA Sono iniziati, con oltre 5 ore e mezza di ritardo rispetto all’orario prefissato, i lavori del Consiglio regionale della Calabria, chiamato ad affrontare 15 punti all’ordine del giorno, gran parte dei quali relativi alla sessione di bilancio.
L’Assemblea legislativa calabrese, infatti, esaminerà, tra gli altri, il Rendiconto 2019 della Regione, l’assestamento del bilancio di previsione della Regione per il 2020-22, il Documento di economia e finanza (Defr) e la Legge di Stabilità 2021 e il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021-2021: completa l’ordine del giorno l’approvazione del Piano sociale regionale 2020-2022.
Il ritardo nell’avvio dei lavori è stato determinato dal protrarsi di alcune riunioni, soprattutto della maggioranza di centrodestra, dopo la Conferenza dei capigruppo. Tema centrale ancora il voto. E, soprattutto, l’iniziativa del presidente reggente, Spirlì, di scrivere ad alcuni ministri per sondare se la forbice prevista per la tornata elettorale sia sempre la stessa (febbraio-aprile). Iniziativa che Lega e Fratelli d’Italia non avrebbero apprezzato, rendendolo noto nel corso delle riunioni che si sono succedute prima dell’avvio del consiglio.
TALLINI TORNA IN AULA È ritornato sui banchi del Consiglio regionale Domenico Tallini (Forza Italia), l’ex presidente dell’Assemblea legislativa che era stato sospeso dalla carica dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Farmabusiness” della Dda di Catanzaro. Tallini, indagato per concorso esterno e per voto di scambio politico-mafioso, era stato posto agli arresti domiciliari il 19 novembre scorso: il 17 dicembre, tuttavia, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato la misura cautelare, disponendo la liberazione di Tallini, che adesso può così riprendere il suo posto di consigliere regionale.
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