CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro – Loredana De Franco presidente, Adriana Pezzo e Giovanna Gioia a latere – ha confermato la sentenza di pena nei confronti di R.S. condannata a un anno 4 mesi in primo grado con rito abbreviato per maltrattamenti nei confronti dei piccoli che avrebbe dovuto accudire nell’asilo in cui lavorava a Marcellinara.
Dopo la sentenza l’imputata era ricorsa in appello ma i giudici hanno confermato la condanna. Secondo le indagini effettuate dalla Squadra mobile di Catanzaro, e coordinate dal sostituto procuratore di Catanzaro Stefania Paparazzo, i maltrattamenti sono stati registrati a partire da gennaio 2017. A testimoniarlo sono state messe agli atti numerose registrazioni audio-visive. In diverse occasioni dal gennaio 2017 in poi, le insegnanti avrebbero sottoposto alcuni alunni in tenera età «ad atti di violenza fisica e psicologica, imponendo loro di non raccontare nulla ai propri genitori dei fatti che accadevano a scuola».
Parte civile nel processo si sono costituiti i genitori dei bambini, assistiti e difesi dagli avvocati Antonio Lomonaco e Stefania Mantelli.
Le ricostruzioni delle indagini raccontano di punizioni corporali, di sedie spostate mentre un bambino si stava sedendo facendolo cadere, di frasi offensive. La maestra C.P., in particolare, (è imputata in un processo con rito ordinario) è accusata di avere rivolto ai bimbi frasi del tipo «ti faccio la testa quanto un pallone», in particolare di prendersela con un bambino che costringeva a stare inginocchiato per terra con le mani dietro la schiena, di avere «colpito con impeto» sulla guancia sinistra con il coperchio di una scatola un bimbo, colpevole di dare calci a una sedia sulla quale lei cercava di tenerlo seduto a forza di strattoni. (ale.tru.)
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