CATANZARO Crescita di oltre il 12% dei casi positivi, con le province di Reggio e Vibo più colpite, presenza delle varianti con un tasso di prevalenza del 9,1%, aumento dei ricoveri anche se soletto la soglia di saturazione. È questa la “fotografia” del Coivid 19 in Calabria scattata ieri nella seduta dell’Unità di crisi regionale. Il quadro emerge dall’ordinanza della Regione con la quale è stata disposta, da lunedì al 21 marzo, la chiusura di tutte le scuole e delle università in Calabria. «A partire dalla settimana di monitoraggio 22-28 febbraio 2021 – si legge – si è registrata una inversione di tendenza nella curva dei contagi regionale, in cui si evidenzia una crescita in termini assoluti nel numero dei nuovi casi confermati settimanali pari al 12,5 %, con trend che si conferma nella settimana in corso. Analogamente risulta in crescita la proporzione di nuovi casi confermati rispetto al totale dei test effettuati, che registra valori superiori all’8,5% sul totale dei soggetti sottoposti a test. Nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, nella settimana di riferimento, la proporzione di nuovi casi confermati per 100.000 abitanti si attesta su valori prossimi a 120, circa il doppio della media regionale. Dalla data del 21 febbraio alla data di redazione della presente Ordinanza, i posti letto Covid-19 occupati sono incrementati di oltre il 26% e quelli di terapia intensiva del 43%, pur rimanendo sotto la soglia di allerta in termini di saturazione». La novità in Calabria rispetto alle scorse settimane è quella delle varianti: «Dallo studio di prevalenza delle varianti Voc 202012/01 (lineage B.1.1.7) del 18 febbraio 2021 coordinato dall’istituto Superiore di Sanità, per la Regione Calabria – riporta l’ordinanza – è stato calcolato un tasso di prevalenza pari al 9,1%; la presenza di tale variante sul territorio regionale è stata ulteriormente confermata mediante un campionamento su tamponi risultati positivi a SARS-CoV-2 nelle date 2 e 3 marzo nelle diverse province, per un totale di 15 campioni, dei quali, a seguito di sequenziamento, 6 hanno dato esito positivo». Sulla scorta di questi dati l’ordinanza conclude: «Dal verbale dell’Unità di Crisi del 5 marzo 2021, emerge la necessità di adottare iniziative che, partendo dal contesto scolastico e dell’istruzione in generale, che movimentano un notevole numero di individui, siano mirate a mitigare la curva dei contagi, unitamente al rafforzamento della campagna vaccinale, che includa tutto il personale scolastico; in questo senso si è rilevato che in molti Comuni i provvedimenti dei sindaci hanno già sospeso le attività didattiche in presenza e si registra una evoluzione che desta preoccupazione; si ritiene che le misure debbano essere adottate senza ulteriore ritardo, a titolo preventivo e precauzionale, stante la presenza di numerosi indicatori, incluso il trend nazionale, che prefigurano potenziali peggioramenti. Nel report di monitoraggio n. 42 dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, effettuato ai sensi del DM 30 aprile 2020, la Regione Calabria si colloca in una classificazione complessiva di rischio “moderata con alta probabilità di progressione”, a fronte della classificazione “moderata” nel report n.41 e “bassa” nel report n. 40».
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