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Affari d’oro per i maghi (anche online). Le storie delle vittime del santone che sfidò i carabinieri

I saluti ai militari da Barcellona. La paura dei “clienti”. Gli abusi sessuali e le «false speranze in cambio di denaro»

Pubblicato il: 07/03/2021 – 18:01
di Pablo Petrasso
Affari d’oro per i maghi (anche online). Le storie delle vittime del santone che sfidò i carabinieri

LAMEZIA TERME Entrati nell’immaginario come figure più folcloristiche che pericolose, maghi e santoni continuano a fare affari. E si sono riorganizzati per prevenire i possibili cali di fatturato dovuti all’emergenza Covid. Qualcuno, per risolvere gli immancabili problemi di cuore, propone consulti telefonici al posto degli incontri di persona. Tanto la magia funziona pure a distanza. «Consulti di cartomanzia a basso costo» li chiamano, molto più convenienti degli appuntamenti negli studi dei santoni. Nella pubblicità comparativa non si manca neppure di sottolineare che sono pochi «gli operatori esoterici specializzati che operano consulenze telefoniche». Non si parla di costi per le prestazioni ma di “donazioni”: in media 50 euro per un consulto telefonico o addirittura via email, pagabili con una ricarica Poste Pay o attraverso PayPal (come la magia, anche le transazioni online tagliano le distanze).
L’offerta di incantesimi è vastissima: le relazioni di coppia sono il principale obiettivo, ma le capacità divinatorie promettono risultati anche sugli studi, la carriera, l’esito delle cause giudiziarie. Qualcuno si tiene lontano dal campo della salute («non si offrono servizi sanitari», specifica il sito di uno dei maghi), ma lo spettro degli affari è così ampio da contemplare anche gli esorcismi.

La piccola holding della magia

«Specializzato in scienze talismaniche», «riunisce amori impossibili o in difficoltà».
La reclame del mago era promettente, il suo business in crescita grazie agli studi «in più città sparse per tutto il territorio nazionale: Rometta Marea, Ragusa, Catania, Gioia Tauro, Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia, Firenze, Savona, Ancona». L’estensione di una piccola holding unita a metodi artiginali. Davide De Simone – «maestro dei maestri» ma anche «il più piccolo e potente mago del mondo» – diffondeva i propri volantini: la pubblicità in bella vista, la fotocopia di una banconota da 500 euro sul retro. E sì che «il consulto è solo a offerta» ed è «autorizzato dalla legge», ma le indicazioni per gli sventurati clienti erano chiare, chiarissime. Il mago avrebbe raggirato un disabile mentale fino a a indurlo a rifiutare cure e un intervento chirurgico che gli avrebbero salvato la vita. Per questo è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo. L’ordinanza che gli è stata notificata dai carabinieri della compagnia di Reggio Calabria è un campionario di raggiri messi in pratica sfruttando le condizioni psicologiche di “clienti” provati, sfiniti dalle difficoltà della vita.

La perquisizione rivelatrice

È tra talismani e incantesimi che i carabinieri di Reggio Calabria si muovono dopo una perquisizione nello studio del mago. E i fatti riportati nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Palmi Barbara Borelli su richiesta del procuratore facente funzioni Giuseppe Casciaro e del sostituto Giorgio Panucci, seppur definiti «di minore gravità» aprono le porte su un mondo sommerso che genera grossi affari. Tra foto e appunti spuntano documenti del Tribunale di Palmi su una “fattura” a un membro delle forze dell’ordine («amante lo vuole a tutta forza, regalo 8.000 già fatto sesso) e copie di referti medici. Gli investigatori incrociano i dati e ricavano i nomi di 27 persone. Tutte saranno sentite per “illuminare” le stanze del mago, nonostante il suo tentativo di depotenziare l’inchiesta chiedendo loro «di non riferire circa i compensi elargiti e le attività che venivano svolte all’interno dello studio».

Saluti da Barcellona

«Ho tanta paura che lui possa fare qualcosa contro di me. Non ho intenzione di sporgere denuncia-querela contro il mago De Simone». Per alcune delle vittime non è facile parlare con i carabinieri. Le telefonate del “santone” cercano di convincerli a non rivelare la vera natura del rapporto instaurato. La prima delle precauzioni è quella di far passare i compensi versati per regali. De Simone si sente così tranquillo da inviare al Comando una cartolina da Barcellona. Fronte: l’effigie della Sagrada Familia. Retro: «Tanti saluti a tutta l’equipe carabinieri. Spero tutto vada come mia previsione e che lei abbia capito chi sono realmente io dopo aver consultato tutti i miei clienti. A presto, mister De Simone». I militari non solo non hanno apprezzato, ma considerano quel “pensiero” come una prova del tentativo di inquinare l’inchiesta. I clienti, per gli investigatori, «temevano ritorsioni da parte del mago mediante riti esoterici. Nonostante ciò – appuntano – la realtà che è emersa è piuttosto chiara (…). Come molte altre persone dedite allo stesso “mestiere”, anche De Simone si è rivelato un vero e proprio professionista dell’inganno, pronto ad approfittare dei momenti di defaillance e delle debolezze delle persone, dando false speranze in cambio di denaro». Le vittime «versavano evidentemente (chi più chi meno) in uno stato di difficoltà presonale e/o psicologica, che, unito a un certo grado di superstizione – peraltro molto diffusa nei piccoli centri – le ha portate a credere nel “dono soprannaturale” pubblicizzato dal “mago”».

Talismani e poteri divinatori

Una delle persone sentite nell’inchiesta è una donna che si era rivolta al mago perché lasciata dal marito, nella speranza di recuperare il rapporto con il coniuge. De Simone «le aveva detto che, per ripristinare l’unità familiare, avrebbe dovuto eseguire “messe” e “riti esoterici” con candele e amuleti al costo complessivo di 4mila euro, in mancanza dei quali si sarebbe dovuta rassegnare a una “famiglia senza marito”». È la donna (che alla fine non accetta l’offerta) a raccontarlo ai militari: «Mi ha detto che avrei dovuto portargli la fotografia di mio marito, che avrei dovuto scopare casa e portargli la polvere poiché gli serviva per fare i suoi riti». Spaventata dalle richieste economiche e dall’aspetto sinistro dello studio, la potenziale cliente si ritrae. Altri sono meno fortunati, o risoluti, e allora le spese aumentano. A un’altra donna, De Simone spiega che la figlia «aveva un blocco e che aveva bisogno per liberarla di un rito e che costava 2.600 euro, affermando che altrimenti non si sarebbe sposata». Un uomo, invece, si era rivolto al mago perché era stato lasciato dalla fidanzata. Le pene d’amore, spiega il santone, dipendevano «da una “maija”, una “fattura negativa” fatta su di lui e che per “liberarlo” avrebbe dovuto eseguire dei riti magici al costo complessivo di 3.500». Senza fattura (fiscale).
Lettura delle carte, talismani in vendita e catenine dai poteri divinatori sono un cliché per molti incontri. Qualcuno frequenta lo studio per mesi, finché si ferma davanti all’ennesima richiesta di denaro («ho capito che era un grande truffatore», dice uno dei clienti ai carabinieri).

La casa «infestata da morti e diavoli»

A una donna, De Simone «aveva “diagnosticato” che qualcuno di invidioso le aveva fatto delle “fatture negative sull’amore” e le aveva proposto dei riti magici ed esoterici». La vittima aveva deciso di accettare la “cura” «anche perché il mago aveva incalzato il suo senso di superstizione, riferendole che tutta la sua casa era infestata dai morti e dai diavoli, sicché senza i rimedi magici proposti si sarebbe senz’altro verificata la morte del padre, della madre e di tutta la famiglia». Partono così i riti a base di ceri, talismani, preghiere, oro («ho dovuto portarlo per ricavare il mercurio che serviva a fare la stella positiva»), bucce di limone e cera gialla. Costo: 1.600 euro, che la sventurata paga «anche riscattando buoni postali dei propri genitori». È una tragedia ad allontanare la donna dal mago: il suo fidanzato, infatti, muore perché affetto da un male incurabile e De Simone viene giudicato «non più attendibile» per non aver previsto l’evento.

I riti sessuali

Ad alcune delle vittime, però, sottolinea il gip, il mago «ha riservato il trattamento più crudele, perché proteso non solo più al denaro, ma alla violazione dell’intimità sessuale». Durante la celebrazione di alcuni rituali esoterici, infatti, De Simone avrebbe abusato di tre donne che si erano rivolte a lui per riconquistare la propria anima gemella. Per farlo, le aveva convinte ad eseguire «un rito sessuale con lui, per il tramite dello spirito santo». «Millantando un potere più vicino alla bestemmia che all’esoterismo, – scrive il gip nel provvedimento di arresto – egli ha indotto le vittime a pratiche sessuali alle quali molte di esse, nonostante lo schifo e la vergogna, non sono riuscite a sottrarsi». (p.petrasso@corrierecal.it)

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