COSENZA Il movimento delle “Fem.in cosentine in lotta” ha occupato simbolicamente la sede dell’Usca di Serra Spiga, a Cosenza, «travolta da uno scandalo nazionale e che ad oggi resta nelle condizioni in cui era stata impietosamente filmata a ottobre 2020». Nel post sulla pagina ufficiale facebook, il movimento parla di «un luogo fatiscente, che ospita inoltre uno dei tre centri sclerosi multipla in Italia nonché una tra le principali centrali del 118 i cui operatori sono costretti a turni in condizioni invivibili specie nel weekend e senza riscaldamenti». «L’asp – aggiungono – spende ogni mese per questa struttura maltenuta 20 mila euro di affitto, una cifra esorbitante». L’occupazione odierna si lega alla protesta delle Fem.in sul mancato utilizzo delle unità speciali di continuità assistenziale. «Ad un anno di distanza, delle 11 Usca costituite con la delibera di Zuccatelli nell’aprile 2020, sono poche quelle completamente funzionanti. È il caso di Cariati, di Castrovillari, dove l’Usca. funziona a singhiozzo, ma soprattutto di Mendicino, dove di fatto non esiste».
«Apprendo della protesta del gruppo Fem.In Cosentine in lotta – ha dichiarato il commissario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina – e immediatamente mi sono reso disponibile a un incontro per affrontare le problematiche da loro sollevate. Considerato che sono qui da poco e mi sono ritrovato a gestire un’azienda con problematiche importanti, tengo a precisare che non è mia abitudine ignorare i problemi e sono disponibile ad ascoltare tutti in modo da trovare soluzioni condivise».
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