CROTONE «Il Governo deve riconoscere alla città di Crotone quello che gli spetta. E parliamo di decine di milioni di euro». Lo afferma il sindaco Vincenzo Voce facendo riferimento alla diffida che è partita da piazza della Resistenza destinazione Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dell’Economia. L’amministrazione ha infatti diffidato formalmente il Governo a voler provvedere al trasferimento al Comune di Crotone delle risorse finanziarie spettanti, ai sensi della Legge 5 maggio 2009 n. 42.
Si tratta di trasferimenti che, ai sensi del cosiddetto federalismo fiscale, il Governo è tenuto a corrispondere alle comunità locali sulla base del principio di perequazione delle differenze della capacità fiscali finalizzati a ridurre adeguatamente le differenze tra territori con diverse capacità fiscali per abitante.
Il lavoro certosino dell’assessore al Bilancio Antonio Scandale e degli uffici comunali ha portato a verificare che rispetto a quanto dovuto al Comune, solo per le annualità 2015 – 2016 mancano all’appello, per minori trasferimenti, oltre undici milioni di euro.
«Uno scarto negativo non tollerabile, che avrebbe consentito, nel corso degli anni, di assicurare ai cittadini idonee prestazioni in tema di servizi sociali e welfare» aggiunge il sindaco. E’ partita, dunque, la diffida al Governo a voler adottare le misure idonee ad attuare l’obbligo in capo allo Stato di trasferimento delle corrette risorse aggiuntive per l’amministrazione comunale con riferimento agli anni pregressi (2011 – 2020) entro e non oltre sessanta giorni decorrenti dalla ricezione della diffida stessa.
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