LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con “20.20”, il settimanale di approfondimento in onda questa sera alle 21 sul canale 211 e sulla pagina Facebook de L’altro Corriere tv. Ospiti di Danilo Monteleone e Ugo Floro, l’ammiraglio Andrea Agostinelli, commissario dell’autorità portuale di Gioia Tauro e l’avvocato Luigi Muraca.
Un approfondimento ad ampio raggio quello del Commissario Agostinelli che non sottratto a nessuno dei temi e dei problemi che hanno caratterizzato negli ultimi cinque anni la struttura portuale gioiese: «Sono orgoglioso del percorso compiuto, molti sono stati gli obiettivi centrati ed oggi possiamo dire che dopo la crisi degli scorsi anni il porto è in salute, ed è il più performante d’Italia. Dal 2019 a Gioia Tauro è diventato realtà quel collegamento ferroviario di cui si è solo discusso per troppo tempo».
Quanto ai limiti della infrastruttura, il commissario ne ha rilevato innanzitutto due: «Manca una comunità portuale , perché a differenza dei competitori il porto non è inglobato in una città, e manca, lasciatemelo dire, una consapevolezza regionale sull’importanza di questo luogo per i destini della Calabria».
Dopo aver illustrato in dettaglio i passi in avanti compiuti e le imminenti realizzazioni, che hanno ad oggetto il retroporto anche con riferimento all’avvio della Zes (zona economica speciale), Agostinelli ha dedicato spazio alle altre due realtà portuali, Crotone e Corigliano-Rossano: «Non faccio fatica a dire che in questi anni Gioia Tauro ha assorbito il massimo dell’impegno possibile e ciò ci ha portato a trascurare queste due infrastrutture, ora ci stiamo concentrando sul loro rilancio, partendo da un presupposto: Crotone registra un traffico annuo di 172 navi, Corigliano Rossano di 80. Stiamo concretizzando progetti ed investimenti per definirne mission e operatività».
Il difficile contesto finanziario entro il quale si muovono gli enti locali, in particolare i comuni, è stato invece al centro della discussione con l’avvocato Muraca che si è segnalato in questi giorni per una proposta di modifica della norma al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale. «Recentemente vi è stata una pronuncia della Corte Costituzionale – ha affermato l’ex Presidente dell’Asi di Catanzaro e Lamezia Terme – che impone una riflessione per evitare il “fallimento” di tantissimi comuni, come peraltro si evince da uno studio approfondito in materia condotto dall’università Ca’ Foscari di Venezia. In tal senso, una idea potrebbe essere quella di ristrutturare. anche in parte, il debito attraverso un accordo con i creditori nella loro interezza, e non con trattative bilaterali, un po’ come accade per le municipalità statunitensi».
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