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«A Vibo vaccinazioni “selvagge”. L’Asp inventa i criteri»

La denuncia della Cgil: «A Pasqua e Pasquetta dosi somministrate senza prenotazione per la fascia d’età tra 60 e 79 anni. Serve chiarezza»

Pubblicato il: 06/04/2021 – 12:56
«A Vibo vaccinazioni “selvagge”. L’Asp inventa i criteri»

VIBO VALENTIA «Mentre ancora è lungi dall’essere completata la vaccinazione degli over 80 e dei soggetti fragili, l’Asp di Vibo Valentia decide senza alcun avviso pubblico e con meno di 24 ore di anticipo, che nei giorni di Pasqua e Pasquetta sarebbe stato possibile vaccinarsi senza prenotazione presso il Palazzetto dello sport di Vibo, per gli appartenenti alla fascia di età compresa tra i 60 e i 79 anni. Non siamo a conoscenza né di chi ha deciso questa “inedita” iniziativa e né delle ragioni che l’hanno determinata, ma non possiamo non denunciare l’ennesima improvvida decisione che sovverte le priorità stabilite dai piani vaccinali nazionali e regionali e discrimina gli stessi cittadini». La denuncia arriva dallo Spi Cgil Area Vasta e riguarda i modi in cui viene condotta la campagna vaccinale. Le accuse sono pesanti: «Scarsa e poco chiara informazione» e «mancanza di trasparenza nella gestione che ingenera nella pubblica opinione legittime ulteriori esasperazioni». Il caso che si è verificato nei giorni festivi non aiuta a rasserenare gli animi.

«Gestione al di fuori da ogni logica»

«Mentre tanti soggetti fragili e anziani over 80 attendono disciplinatamente il loro turno – aggiunge il sindacato – e alle persone appartenenti alla fascia di età compresa tra i 60 e i 79 anni non è consentito neanche accedere al portale delle prenotazioni, all’improvviso – il sabato, vigilia della Pasqua – l’Asp di Vibo decide di sovvertire autonomamente ogni priorità e ogni programmazione stabilite dal ministero della salute e dal dipartimento regionale. Questa scelta, lascia immaginare una gestione delle vaccinazioni al di fuori di ogni logica e programmazione, ingenerando legittimi sospetti sulla trasparenza». Lo Spi Cgil parla di «decisione che a noi appare grave e senza alcuna giustificazione, che condanniamo e sulla quale chiediamo venga fatta piena luce».
La Cgil chiede «che la somministrazione dei vaccini si svolga nel pieno rispetto delle priorità stabilite dai piani vaccinali nazionali e regionali e che le Aziende sanitarie attivino subito tutte le procedure a loro disposizione e ogni opportuna iniziativa per dare piena trasparenza alla campagna di vaccinazione, ed evitare come sta accadendo assembramenti pericolosi nei centri vaccinali, dando ai cittadini tutte le informazioni necessarie per conoscere, come è loro diritto, le procedure esatte, per effettuare la prenotazione e ricevere la somministrazione del vaccino in tempi brevi e in piena e totale sicurezza».

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