Il Presidente della Camera di commercio di Cosenza Klaus Algieri e il Commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese intervengono sugli annunciati investimenti nel sistema infrastrutturale dell’area di Gioia Tauro, riprendendo con forza quanto già espresso sulla stampa dal Comune di Corigliano-Rossano.
Come evidenziato dal Comune di Corigliano-Rossano, la Regione Calabria, rappresentata dall’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, ha espresso soddisfazione per il trasferimento della proprietà del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando annunciando che i prossimi lavori di adeguamento comporteranno un investimento di 60 milioni di euro finanziati con il PNRR, e il conseguente rilancio dell’area di Gioia Tauro con ulteriori fondi nazionali e regionali fino a 250 milioni di euro.
La rete portuale in Calabria non si limita a Gioia Tauro e, anzi, i porti di Crotone, con il Master Plan e le prospettive di sviluppo più volte evidenziate, e Corigliano, rappresentano degli snodi strategici che, con investimenti del calibro di quello in commento, potrebbero avere uno sviluppo esponenziale delle economie territoriali e regionali.
Lo stesso commissario Agostinelli ha assicurato che nell’ultimo anno l’Autorità portuale ha investito in iniziative destinate ai porti di Crotone e Corigliano, confermando la volontà di procedere con un’attività di pianificazione e sviluppo che darà nuova linfa ai comuni limitrofi ed alle loro economie, tuttavia al momento non si ha contezza di tali interventi.
La richiesta unanime è quella di garantire investimenti del pari di quello stanziato per Gioia Tauro anche per gli altri porti calabresi, evitando di creare ulteriori divergenze territoriali e garantendo i medesimi standard in tutta la regione.
«In caso contrario, non solo tutti gli sforzi, le azioni e le progettazioni e programmazioni messe in essere finora per i porti di Crotone e Corigliano saranno state vane, quanto e soprattutto si avallerà uno sviluppo disarmonico dei territori e si perderanno importanti occasioni per rilanciare le sofferenti economie locali, che grande speranza hanno riposto nello sviluppo infrastrutturale di una regione tanto ricca di risorse quali il mare, ma tanto povera di investimenti».
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