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Gli appalti delle scuole di Praia a Mare. «Io faccio il bando in base alla tua proposta, capito?»

Gli investigatori cristallizzano le intenzioni degli indagati di truccare alcune gare e favorire imprenditori vicini

Pubblicato il: 13/05/2021 – 17:08
di Fabio Benincasa
Gli appalti delle scuole di Praia a Mare. «Io faccio il bando in base alla tua proposta, capito?»

PRAIA A MARE Nell’ufficio del dirigente comunale di Praia a Mare, Giovanni Antonio Argirò, prendono posto Domenico Rocco titolare di una ditta di autolinee e Rosa Grisolia (entrambi indagati), responsabile area amministrativa generale al comune di Praia a Mare. Oggetto di discussione: il bando di affidamento di una gara dal valore di oltre 95.000 legata al trasporto scolastico 2019-2022. Un appalto che la ditta di Rocco si era aggiudicata anche nel precedente triennio e che l’imprenditore voleva evidentemente rinnovare. Tutti discutono dei dettagli e Rocco viene rassicurato sul fatto che la procedura di gara si concluderà a suo favore: «Io faccio il bando di gara in base alla tua proposta, hai capito?», dice Argirò rivolgendosi a Rocco. L’imprenditore viene informato sul contenuto del bando, dal prezzo a base d’asta fino al chilometraggio. L’aggiudicatario prescelto riceve soddisfatto le indicazioni ma solleva qualche perplessità in merito al percorso dei bus in località Laccata del comune di Praia a Mare. «Un percorso non gradito all’imprenditore perché in zona extra-urbana e quindi più dispendioso in termini economici e di tempo». «Il bando – si legge nelle carte dell’inchiesta – sarà modificato (con l’annullamento del precedente) in senso favorevole al Rocco».

L’adeguamento sismico delle scuole

Quelle che riguardano le scuole sono le gare più importanti concesse dal Comune di Praia a Mare, non solo in termini economici ma anche in relazione al corpo dell’indagine condotta dalla procura di Paola. Il sindaco Antonio Praticò, finito ai domiciliari, compare nell’episodio riguardante i lavori di adeguamento sismico di una struttura scolastica comunale. Il dirigente comunale Argirò riveste per gli investigatori il ruolo di «longa manus» e vero e proprio delegato del sindaco. Insieme «concordano il mezzo fraudolento con il quale far ottenere l’aggiudicazione all’ingegnere salernitano Antonio Masturzo». Nel corso delle intercettazioni, gli investigatori captano un breve colloquio tra il sindaco e il dirigente e il primo cittadino delega «la commissione dell’accordo collusivo ad Argirò», con un lapidario «chissu t’avidi tu». Questa è cosa tua, sussurra Praticò ed Argirò non si fa pregare: convoca in ufficio Masturzo («quell’ i Salerno») e gli chiede di «procurare qualche nominativo di professionisti compiacenti per turbare la gara». «Mi dovete mandare cinque o sei nominativi, compreso il vostro». Masturzo al termine della gara risulterà aggiudicatore del servizio, mentre gli altri partecipanti tutti provenienti dalla Campania non prenderanno parte alla gara. Nel corso delle attività di indagine è emersa una ulteriore ipotesi di reato con riferimento all’affidamento dei lavori per l’adeguamento sismico delle scuole. Nel caso finito nel mirino degli investigatori, i lavori riguardano la scuola di via Verdi a Praia a Mare. Argirò, ancora una volta nelle vesti di presidente della commissione esaminatrice, è protagonista chiave della vicenda. Quello che accade è incredibile. Nel corso delle fasi che anticipano l’esito dell’aggiudicazione della gara, «nel procedere all’apertura delle buste relative all’offerta economica tra i partecipanti, i membri della commissione si accorgevano che, per errore, un partecipante compiacente aveva presentato il medesimo ribasso del futuro aggiudicatario», pari all’1,50%. La commissione di gara procede quindi al sorteggio, a seguito del quale non viene estratto il professionista che si intendeva favorire. A questo punto, «gli indagati stracciano i bigliettini relativi al sorteggio e decidono di procedere con il tentativo di migliorare l’offerta (previsto dalla normativa), omettendo però di richiamare l’altro partecipante e facendo così ottenere l’affidamento al professionista prescelto, con un ribasso dello 0,1%».

Gli accordi clandestini per il fitto dei locali

Il bando relativo alla locazione di locali da adibire ad aule scolastiche per l’anno 2020/2021 passa dall’ufficio di Giovanni Antonio Argirò e coinvolge il sindaco di Praia a Mare e i fratelli De Rosa, imprenditori che si attiveranno anche per l’aggiudicazione di un’altra gara messa a bando dal Comune dell’Alto tirreno cosentino. Anche in questa occasione, sostiene l’accusa, gli indagati «decidono in violazione dei principi di concorrenza, trasparenza, economicità di affidare la locazione passiva di immobili a società riconducibili a persone loro gradite». Le intercettazioni raccontano di «accordi clandestini» finalizzati alla «concertazione del contenuto dell’offerta e dei servizi da offrire e addirittura dell’importo da pagare, stabilito dagli stessi imprenditori». «Tu dimmi l’importo – dice Argirò al sindaco – che io devo fare la richiesta al ministero». Il modus operandi è sempre lo stesso. Argirò, nel suo ufficio, discute con Praticò e Stefano De Rosa e nell’occasione propone all’imprenditore di «presentare tre preventivi di società a lui collegate allo scopo di fargli ottenere un contratto di fitto locali vista l’emergenza Covid-19». Non solo, De Rosa chiede se deve inserire nel preventivo i costi dei lavori da fare all’immobile e Argirò «consiglia di inserirli come adattamenti richiesti dal comune». La gara si chiuderà a favore di De Rosa per un importo pari a 32mila euro.

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