CATANZARO «L’approvazione all’unanimità dell’Ordine del giorno al Decreto legge “Sostegni”, che impegna il governo a prevedere anche gli aiuti agli agriturismi, è apprezzato da Confagricoltura e Agriturist che avevano fortemente sollecitato un’iniziativa parlamentare/governativa in quest’ottica». Lo riporta una nota congiunta di Confagricoltura e di Agriturist Italia. «Siamo soddisfatti – ha detto il presidente di Agriturist Augusto Congionti – perché è stato recepito che il settore agrituristico è stato fortemente penalizzato dai provvedimenti per l’emergenza pandemica e ha perso oltre un miliardo e duecento milioni di euro. Ma ora contiamo di riuscire a ripartire, ritornando ad operare a pieno regime». Una posizione pienamente condivisa da Alberto Statti e Mariangela Costantino, rispettivamente presidente di Confagricoltura Calabria e di Agriturist Calabria.
«Il 90% degli agriturismi non ha avuto, finora, accesso ai sostegni – si evidenzia nella nota -. Confagricoltura ha chiesto che si faccia riferimento al fatturato delle sole attività connesse, in questo caso l’agriturismo, e non sull’intero fatturato dell’azienda agricola».
«Il problema infatti – è detto ancora – si è verificato perché si tratta, comunque, di aziende agricole con la stessa partiva Iva seppure con contabilità separata. E il calcolo delle perdite è stato misurato sull’intero fatturato, senza considerare le perdite di guadagno dell’attività agrituristica, che ha margini molto superiori a quella agricola».
«L’ospitalità nelle aziende agricole – si evidenza nella nota – è un’importante fonte di reddito integrativo per le aziende, nell’ottica della multifunzionalità, della sostenibilità e dell’interazione inter-settoriale, che permette di valorizzare i territori e le attività innestate su di essi grazie all’ospitalità rurale».
«D’altronde – ha concluso Congionti – quest’attività è nata cinquantasei anni fa, con Agriturist di Confagricoltura, da cui deriva il nome agriturismo, proprio per sostenere il comparto agricolo. La priorità è voltare pagina, rimettendo subito in moto il nostro settore, che offre buon cibo, territorio ed esperienze uniche nelle nostre splendide campagne, in linea con la transizione verde».
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