VIBO VALENTIA Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, ha disposto la sostituzione della misura cautelare nei confronti di Francesco Trecate, classe ’59, e Salvatore Trecate, classe ’83, finiti in carcere lo scorso 8 febbraio 2021, in occasione del blitz della Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura di Vibo guidata da Camillo Falvo.
I due, infatti, sono passati agli arresti domiciliari. Secondo il gip, infatti, «le esigenze cautelari possono ritenersi affievolite in relazione alla posizione di entrambi gli indagati».
In particolare, sono state tenute in considerazione la parziale confessione di Salvatore Trecate e l’atteggiamento collaborativo di Francesco Trecate. Lascia il carcere anche il terzo indagato, Roberto Contartese. I due Trecate sono difesi dall’avvocato Giuseppe di Renzo mentre Contartese dall’avvocato Giovanni Vecchio.
La vicenda si riferisce agli “orrori” nel cimitero di Tropea così come è emerso dall’inchiesta della Procura di Vibo Valentia e al “disegno criminoso” messo in piedo dai due Trecate, padre e figlio, e Roberto Contartese. I tre, a vario titolo, sono indagati per i reati di associazione a delinquere, violazione di sepolcro, distruzione di cadavere, illecito smaltimento di rifiuti speciali cimiteriali e peculato, commessi all’interno del cimitero di Tropea.
x
x