Morìa di tartarughe di mare nel Reggino, il centro recupero di Brancaleone spiega cosa fare
Diversi esemplari trovati spiaggiati in questo periodo. Si cerca di intervenire per limitare i danni igienici e agli esemplari

BOVA MARINA «Continuano le segnalazioni di tartarughe marine spiaggiate morte». Lancia l’allarme il centro di recupero tartarughe di mare di Brancaleone, che spiega anche cosa fare in caso di ritrovamenti. «Assolutamente non toccare la carcassa dell’animale (i rischi di carattere igienico-sanitari sono altissimi), allontanare bambini e curiosi e segnalare il ritrovamento alla Guardia Costiera al numero 1530 che, insieme all’Asl e al Comune di competenza si recherà sul posto e provvederà alla rimozione della carcassa e a disporne lo smaltimento come previsto dalla legge oppure (in caso di buone condizioni della carcassa) il suo trasferimento presso l’Istituto Zooprofilattico competente per gli studi del caso».
Laddove invece la tartaruga dovesse essere ancora viva, «bisogna essere il più tempestivi possibile» e contattare l’associazione ai numeri 3283020921 – 3403880716.
«Nell’attesa che il nostro personale giunga sul posto si raccomanda di non stressare l’animale, che dovrà essere adagiato all’ombra e assolutamente non in acqua. La tartaruga spesso presenta fili da pesca, corde, plastica, ecc. impigliati nel corpo o che fuoriescono da bocca o coda. Non toccare/tirare/tagliare per nessun motivo questo materiale, perché potreste aggravare irrimediabilmente le condizioni della tartaruga. Sia nel caso di esemplari vivi che morti (avvistati nelle province di Reggio Calabria e Messina) inviateci delle foto e le informazioni che svete sul nostro numero Whatsapp +39 392 5951614.