COSENZA Un tavolo aperto alle associazioni, fino ad oggi tenute lontane dalle discussioni legate ai progetti della grande coalizione di centrosinistra immaginata dal commissario del Pd di Cosenza, Marco Miccoli. Sia chiaro, alla riunione di lunedì non ha partecipato il commissario (sostituito dal fedelissimo Pietro Lecce) perché alle prese con le primarie del centrosinistra per la presidenza del Municipio 12, a Roma. Seduti al tavolo i rappresentanti dei rispettivi partiti e movimenti politici: Verdi, Sinistra italiana, M5s, Articolo 1, Buongiorno Cosenza, Pse, Progetto meridiano e le “new entry” Www_lacalabriavistadalledonne, “Cosenza in Comune” , “Centro Roberto Lanzino” e “I Giardini di Eva”. Si registra anche la presenza di Francesco Midulla, portavoce del coordinamento Pd di Rende. Tutti insieme per discutere di programmi e rinsaldare l’alleanza in attesa dell’ufficializzazione del nome del candidato sindaco di Cosenza che dovrà necessariamente mettere insieme tutte le anime (fragili e ribelli) del centrosinistra. In sintesi, quello di lunedì può esser inteso come un tentativo (riuscito?!) di superare l’impasse iniziale, le ataviche frizioni e guardare avanti per costruire un’alternativa valida ai candidati già in campo ed alla coalizione di centrodestra ancora indecisa sul nome del candidato.
Se nelle intenzioni l’ultima riunione rappresenta un punto di partenza per la costituzione di una futura alleanza, in realtà quel che è certo è l’esistenza di correnti differenti decise a sponsorizzare ognuna il proprio candidato. Miccoli e una parte del Pd sembrano aver puntato tutte le fiches su Felice D’Alessandro, consigliere provinciale e sindaco di Rovito; Progetto Meridiano legato ad Anna Falcone (candidata alle Regionali con De Magistris) avrebbe messo sul tavolo il nome di Pietro Tarasi. Che recentemente ha aderito proprio al movimento “Primavera della Calabria” ispirato dall’avvocato romano designato da DeMa come futuro vicepresidente della Regione, in caso di vittoria al prossimo appuntamento elettorale. Giacomo Mancini, invece, si è defilato per avviare una serie di incontri “privati” e sulla scelta del nome del candidato è stato lapidario: «La decisione finale spetterà ai cittadini». L’ex assessore regionale nella Giunta Scopelliti, è sostenuto dal consigliere comunale e regionale Carlo Guccione deciso a convincere gli “alleati”. E poi, sul tavolo, ci sono tutta una serie di nomi tenuti in caldo e pronti a venir fuori in caso di mancata convergenza tra le parti. Tutto resta sospeso, nonostante Miccoli ai nostri microfoni avesse annunciato la volontà di ufficializzare il nome del candidato prima dell’estate. Ad oggi, pare assai improbabile. E non è stato neanche risolto il nodo Franz Caruso. L’avvocato penalista continua la battaglia solitaria forte del sostegno di buona parte del mondo dem e di tutti gli altri partiti e movimenti esclusi dalle contrattazioni gestite da Miccoli e soci.
La sensazione è che anche in casa centrodestra, nonostante i tavoli avviati da settimane, sia ancora difficile azzardare il nome di colui o colei che guiderà la coalizione formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Cambiamo con Toti e Noi con l’Italia. Due i papabili: il consigliere regionale Pierluigi Caputo e Francesco Caruso, vicesindaco di Cosenza. I loro nomi circolano da tempo, ma fino ad oggi non si è arrivati ad una decisione definitiva. Tutta “colpa” di Roma, sussurra qualcuno. I mugugni e le frizioni delle ultime ore sulla scelta del candidato del centrodestra alle Regionali ha frenato, di conseguenza, anche le trattative per la definizione di ruoli e strategie nella scelta del candidato a sindaco della città dei Bruzi. E come accaduto recentemente, le sorprese sono dietro l’angolo e non è affatto scontata l’entrata in scena di un nuovo e prestigioso candidato pronto a sbaragliare la concorrenza.
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