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Le mani del clan sugli appalti cosentini: Francesco Grupillo torna in libertà

La decisione del Tribunale di Catanzaro: annullata l’ordinanza nei confronti di uno degli indagati nell’inchiesta “Overture”

Pubblicato il: 24/06/2021 – 12:48
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Le mani del clan sugli appalti cosentini: Francesco Grupillo torna in libertà

CATANZARO Il Tribunale di Catanzaro, seconda sezione, riunito in Camera di Consiglio (Giudice Filippo Aragona, a latere Valeria Isabella Valenzi e Gabriella Pede) ha accolto il ricorso dell’avvocato Franz Caruso, difensore di Francesco Grupillo, annullando l’ordinanza di custodia cautelare in carcere precedentemente disposta. Per l’indagato, coinvolto nell’operazione denominata “Overture”, il gip del Tribunale di Catanzaro aveva disposto il carcere in relazione ai capi 53 e 55 (in relazione ad una presunto concorso in una tentata estorsione aggravata ai danni dell’impresa Site Spa. In sede di Riesame, il Tribunale aveva annullato l’ordinanza del gip in relazione al capo 53 e sostituito la misura cautelare in carcere con i domiciliari per quanto riguardava il capo 55. Fino alla pronuncia odierna

Il ruolo di Grupillo

Francesco Grupillo – secondo quanto emerso e ricostruito nel corso delle indagini – avrebbe accompagnato un altro soggetto coinvolto nell’inchiesta ad un appuntamento, rimanendo in disparte rispetto alla richiesta estorsiva rivolta alla vittima del racket. Grupillo, non sarebbe stato neanche visto dalla vittima «nè vi sono elementi da cui desumere una sua compartecipazione morale al fatto di reato». (f.b.)

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