PIZZO CALABRO Il commissariamento del comune di Pizzo per infiltrazioni mafiose è stato prorogato di altri sei mesi. È quanto deciso dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese a seguito della relazione della triade commissariale inviata alla Prefettura di Vibo Valentia e allo stesso Ministero.
I commissari Antonio Reppucci, Giuseppe Di Martino e Antonio Corvo – insediatisi a febbraio 2020 a seguito del reato di concorso esterno in associazione mafiosa contestato al sindaco Gianluca Callipo, tra gli altri, nelle risultanze dell’inchiesta Rinascita Scott – proseguiranno nel lavoro di indagine e di approfondimento. Di conseguenza le elezioni comunali slitteranno ulteriormente, al 2022.
Per Prefettura di Vibo Valentia e Viminale erano emersi concreti, univoci e rilevanti elementi di collegamento fra amministratori, apparato burocratico e criminalità organizzata, con conseguente svilimento e perdita di prestigio del Comune. Oltre al sindaco, nelle carte dell’inchiesta erano finiti anche l’allora assessore all’Urbanistica Pasquale Marino, il comandante della Polizia municipale Enrico Caria e la dirigente comunale dell’ufficio Urbanistica del Comune di Pizzo, Maria Alfonsina Stuppia.
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