SANT’ALESSIO SICULO «Alla Sicilia e alla Calabria vengono sottratti più di dieci miliardi di euro per opere che già esistevano. I trasporti, le strade, gli hub aeroportuali sono il cuore del rilancio della Sicilia. Con il Recovery Fund oggi abbiamo una occasione storica per il potenziamento delle strutture al Sud e per questo ho voluto chiamare a confronto esperti e rappresentanti della politica regionale e nazionale. Sono preoccupato perché nel Pnrr italiano sono previste infrastrutture che erano state finanziate con altri strumenti». Lo ha affermato l’eurodeputato di Fdi Raffaele Stancanelli, vicepresidente della Commissione Juri del Parlamento Europeo, ai lavori su “Il potenziamento del sistema dei trasporti in Sicilia e Calabria: proposte e soluzioni per un’interconnessione con i corridoi europei per uno sviluppo commerciale e socioeconomico attraverso il Pnrr” che si è svolto a Sant’Alessio Siculo, nel Messinese. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario Giancarlo Cancelleri e il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché.
«Ho voluto questo convegno, trasversale tra tutte le forze politiche – ha aggiunto – per mettere in risalto questo grave problema a danno dei siciliani e dei calabresi. Sarà il primo di una serie che faremo nell’isola, per essere concreti sulle reali necessità della nostra terra»
«È stato un momento di confronto e di dibattito molto importante. Aprire un dibattito allargato a forze politiche diverse – ha spiegato il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri nel corso dell’incontro – significa davvero tenere tanto alla Sicilia, vestire la maglia del popolo siciliano e cercare di trovare le soluzioni con le migliori energie. Il Pnrr porterà in Sicilia tante risorse che dovranno essere utilizzate bene e velocemente, avendo la capacità di sfruttarle al meglio».
«Noi siamo particolarmente critici sul Pnrr – ha detto l’assessore alle Infrastrutture della Regione Sicilia,, Marco Falcone – perché nel momento in cui esclude il Ponte sullo Stretto e, quindi, l’alta velocità e la continuità territoriale, la prospettiva di sviluppo della Sicilia, della Calabria e di tutto il Meridione sarebbe compromessa. Auspichiamo quindi che ci possano essere interventi correttivi per inserire un’opera che riteniamo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio».
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