CETRARO Si attendono i risultati del sequenziamento e mappatura genetica dei tamponi effettuati dagli operatori dell’Usca a Cetraro (Cosenza), che stanno ricostruendo la catena dei contagi scaturiti verosimilmente da un unico caso indice e che ha portato alla formazione di un focolaio all’interno della casa famiglia San Benedetto. Al momento le persone risultate positive sono 28, di queste due ieri sono state ricoverate nel reparto Covid di Cetraro. Secondo quanto si apprende, la struttura è grande e questo ha dato la possibilità di applicare il protocollo previsto dalle norme anticovid, che separa i positivi dai restanti ospiti. L’unità di crisi permanente, costituita tra l’Asp, il Comune, la Protezione civile e le associazioni di volontariato, aveva già provveduto nei giorni scorsi i mercati rionali e tutte le attività pubbliche e private che prevedono possibili assembramenti. Per evitare ulteriormente la diffusione del virus gli operatori dell’Usca hanno irrigidito le norme di prevenzione nella parrocchia e nella zona circostante. Si teme la possibilità della presenza della variante Delta, ma la certezza si avrà solo nei prossimi giorni quando arriveranno i risultati dei tamponi inviati all’ospedale Pugliese Ciacco di Catanzaro, per tramite dell’Azienda ospedaliera.
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