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la riflessione

«Il destino del Partito unico è segnato»

Si sta arrivando a un punto di non ritorno. Tutto si sta sbriciolando nell’inerzia del pensiero e nel tracollo della dignità identitaria. La Politica, entrata in crisi nella metà degli anni 90, sembr…

Pubblicato il: 08/07/2021 – 14:51
di Mario Tassone*
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«Il destino del Partito unico è segnato»

Si sta arrivando a un punto di non ritorno. Tutto si sta sbriciolando nell’inerzia del pensiero e nel tracollo della dignità identitaria. La Politica, entrata in crisi nella metà degli anni 90, sembra avviata a cancellare i riferimenti storici che sono il sale di ogni democrazia e la misura della civiltà raggiunta dai popoli.
Quanto tutto è “negoziabile” non ci sono principi da difendere, dignità da tutelare, valori a cui ispirarsi, orizzonti ideali da raggiungere, equilibri di giustizia da conquistare, certezze del diritto da custodire e passioni indispensabili energie del divenire.
Tutto si inabissa nel vuoto.
All’Uomo viene sottratta la centralità.
Quando scompare l’orgoglio della appartenenza, si mortifica la cultura umanistica e si uccide la Politica, strumento di sviluppo nel confronto dinamico delle idee e dei progetti.
Pensare come fa Berlusconi al partito unico con gli estremismi è rimanere cocciutamente fermo, bloccando i processi e condannando energie a perpetrare vecchi errori.
La non democrazia e la falsa libertà trionfano in distese di equivoci e di contraddizioni. Il Pdl ha fallito.
Perché il partito unico con Salvini e Meloni dovrebbe avere un diverso destino? L’unico risultato sarebbe la fine delle ultime possibilità per Forza Italia di essere forza moderata di centro e si consegnerebbe all’egemonia di altre culture.
E poi c’è da rimanere increduli che l’Udc abbia detto subito sì alla proposta della Federazione fatta da Salvini, sì al Partito unico di Berlusconi.
L’Udc, poi in un crescendo…, ha aderito al documento della estrema destra europea di Salvini, Meloni, orboniana, lepenista, filo nazista di Afd tedesche mentre Forza Italia ha avuto il pudore di sottrarsi a questa scelta antistorica. Schuman, Adenauer e De Gasperi, democristiani costruttori dell’Europa, vengono smentiti da un partito che ostenta il simbolo dello Scudo Crociato.
È tempo di fare chiarezza. Mettere ordine e diradare le nebbie delle contraddizioni che uccidono la morale politica.

*segretario Nuovo Cdu

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