SALERNO Prima udienza, oggi, nel processo, in fase preliminare, a carico del magistrato Vincenzo Luberto, ex procuratore aggiunto a Catanzaro e attualmente giudice civile a Potenza, e di Ferdinando Aiello, ex parlamentare del Pd, accusati di corruzione in atti giudiziari, falso, omissione di atti e rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento.
Nel corso dell’udienza sono state affrontate questioni preliminari. Le difese degli imputati hanno sollevato eccezione di inammissibilità sulle intercettazioni depositate dalla Procura di Salerno poiché queste proverrebbero da un altro procedimento penale incardinato a Catanzaro. Il gup si è riservato di decidere e ha fissato la prossima udienza per il 29 settembre.
Secondo l’accusa Luberto avrebbe, in qualità di aggiunto nella Procura di Catanzaro, omesso di iscrivere Aiello nel registro degli indagati in un procedimento su un presunto voto di scambio tra il politico e un imprenditore considerato vicino alla famiglia di ‘ndrangheta dei Forastefano che controlla il territorio di Cassano.
Le indagini descrivono un rapporto di amicizia tra Luberto e Aiello, tanto che il politico avrebbe pagato alcune spese sostenute dal magistrato durante un soggiorno in località turistica. Dal canto suo Luberto avrebbe rivelato ad Aiello notizie riservate.
Nella stessa inchiesta sarebbero comparsi anche i nomi di altri due inossidabili del Pd: Nicola Adamo e la moglie Enza Bruno Bossio. Anche nei loro confronti l’aggiunto avrebbe tenuto una condotta omissiva.
Luberto e Aiello sono rispettivamente difesi dagli avvocato Mario Papa ed Enzo Belvedere.
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