Con i suoi tre paracaduti correttamente dispiegati, è atterrata come da programma nel deserto texano la capsula New Shepard della compagnia privata Blue Origin, che ha così completato con successo il suo primo volo suborbitale con equipaggio portando oltre il confine dell’atmosfera il patron Jeff Bezos, suo fratello Mark, l’82enne statunitense Wally Funk e il 18enne olandese Oliver Daemen. La missione è riuscita e non è mancato l’applauso d’ordinanza dei tecnici della “maison” di Bezos che hanno seguito la missione da 11 minuti.
La New Shepard ha raggiunto la quota di circa 100 chilometri facendo sperimentare all’equipaggio la condizione di microgravità, la stessa mancanza di peso che provano gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), per circa tre minuti.
Jeff Bezos, fondatore del colosso dell’e-commerce Amazon, è stato il primo a uscire ed ha commentato: «Il giorno più bello di sempre». Il patron della Blue Origin ha salutato dal finestrino col pollice alzato il team accorso per il recupero dell’equipaggio. Poi è stata la volta di Daemen, quindi è “sbarcata” nuovamente sulla terra l’82enne Funk che si è guardata intorno con un sorriso a dir poco radioso: aspettava da 60 anni questo momento. Subito dopo di lei è uscito anche Mark Bezos.
E per festeggiare la missione riuscita, a tutti e quattro i componenti dell’equipaggio è stato posto sulla testa un tradizionale cappello texano. Poi ci sono stati fiumi di champagne per festeggiare un’impresa che sta già facendo riflettere sulla conquista dello spazio da parte dei privati.
Un volo suborbitale che il miliardario americano ha voluto organizzare proprio nel 52esimo anniversario del primo approdo dell’uomo sulla Luna, il 20 luglio del 1969. La visione di partire nel giorno dell’Apollo 11 ha fatto tenere ben saldo il momento del lancio a Jeff Bezos, nonostante ‘la corsa’ al sorpasso, nove giorni fa, di Richard Branson che con la sua Virgin Galactic ha voluto mettere una personale bandierina nella timeline del nuovo turismo nello spazio.
Il volo di Jeff Bezos è scandito da due generazioni di astronauti-turisti. Il 18 enne Oliver Daemen che ha preso il posto di un misterioso “turista spaziale” che ha pagato un biglietto di ben 28 milioni di dollari acquistato all’asta. Ma la “regina” del lancio è lei, la statunitense 82enne Wally Funk, ospite d’onore di Bezos e pioniera dell’aeronautica statunitense. Wally può davvero vantare il titolo di “astronauta” ed anche la più anziana della storia dello spazio perché strapperà il record detenuto dall’astronauta professionista John Glenn che era ritornato in orbita ad ‘appena’ 77 anni.
Wally Funk troneggia nella foto postata da Blue Origin su Twitter con un sorriso smagliante e ne ha ottimi motivi visto che aveva appena 22 anni quando, da aviatrice civile, negli anni ’60 aveva fatto domanda per entrare nel corpo astronauti della Nasa ma, a causa di un gender gap all’epoca ancora in voga, non poté partecipare nemmeno alle selezioni. Dunque per la “dama delle stelle” di Jeff Bezos è un count down carico di memorie. Wally è stata anche la prima donna a ricoprire la posizione di ispettore della General Aviation Administration e prima donna a fare parte del National Transportation Safety Board.
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