Regionali, ora la data da cerchiare in rosso è il 3 ottobre
Governo orientato per quel giorno, si attende la decisione finale del Cdm. Nel centrodestra prosegue il braccio di ferro tra Fdi e l’asse Fi-Lega

CATANZARO La data da cerchiare in rosso adesso è quella del 3 ottobre. Nella ridda di ipotesi sul voto per Regionali in Calabria, nell’ambito del range temporale individuato nella scorsa primavera – una domenica tra il 15 settembre e il 15 ottobre – da fonti vicine al governo, nelle ultime ore sta prendendo sempre più consistenza la data del 3 ottobre, che rappresenterebbe anche una mediazione tra le esigenze finora manifestate dai vari partiti. Si attende l’ufficialità della decisione da parte del governo, ma non è escluso che il tema possa essere al centro della prossima riunione del Consiglio dei ministri. È comunque evidente che la fissazione della data delle Regionali in Calabria è destinata ad avere effetti sulle strategie degli schieramenti in campo, ancora oggi alle prese con fibrillazioni e incertezze. Fibrillazioni e incertezze che riguardano anche il campo del centrodestra, diventato minato dopo che la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha messo in discussione l’intesa sul ticket Roberto Occhiuto candidato presidente-Nino Spirlì vice come ritorsione per la mancata considerazione delle richieste di FdI nelle nomine Rai. A quanto si apprende da fonti della coalizione, oggi pomeriggio il vertice di centrodestra avrebbe registrato un sostanziale “nulla di fatto”, con i partiti rimasti sulle loro posizioni anche con riferimento alla situazione calabrese: Fratelli d’Italia sempre sull’Aventino mentre Forza Italia e Lega non cedono di un millimetro sul ticket. Una situazione di stallo che secondo i bene informati potrebbe schiodarsi solo se Fratelli d’Italia riuscirà a strappare una postazione di rilievo nella partita legata alla Rai. (c.a)