RIACE «L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore ed altrettanta tristezza comunica – si legge in una nota – l’ennesimo tragico incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la statale 106 jonica, nel comune di Riace, in provincia di Reggio Calabria. Tre i mezzi coinvolti nell’ambito di un sinistro stradale di cui si cerca di ricostruire la dinamica: due moto ed una autovettura. Nell’impatto perde la vita il Brigadiere Silvestro Romeo, undicesima vittima sulla Statale 106 nel 2021 dopo Francesco Cannistrà, Akrem Ajarì, Eleonora Recchia, Michela Praino, Altea Morelli, Raffale Misuraca, Anna Maria Concetta Cutuli, Kawsu Ceesay, Maria Mammone e Valentino Pò. L’Organizzazione intende evidenziare inoltre che quanto accade purtroppo da sempre sulla Stalale 106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili delle morti sulla Statale 106. Un messaggio di “profondo cordoglio e di sincera solidarietà” è stato inoltrato dal Presidente della nostra Organizzazione al Comando Provinciale della Benemerita Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria. Nel messaggio il Presidente Leonardo Caligiuri ha voluto rendere noto dei “tanti messaggi di dolore ricevuti in queste ore da parte di cittadini ed amici che raccontano di un Brigadiere della Benemerita Arma dei Carabinieri che ha lasciato in molti un ricordo straordinario grazie al suo esempio, all’operato esemplare ed al rispetto sempre alto nei confronti della Divisa”. Allo stesso modo il Presidente Caligiuri ha evidenziato quanto questa perdita è sentita dall’intera Organizzazione poiché “le Forze dell’Ordine tutte, sono ormai l’unico Stato presente sulla strada Statale 106 in Calabria”. Il direttivo di “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non accetta che si possa pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, per un investimento di oltre 10 miliardi di euro destinati alla criminalità organizzata, mentre 415 chilometri di costa jonica calabrese hanno una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico che semina morte e disperazione da circa un secolo nell’assoluta indifferenza di uno Stato indegno e colluso. L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, si stringe attorno alla Famiglia delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio – conclude la nota – davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia».
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