Rende, Federazione riformista: «Trasformare il borgo antico in “Paese Albergo”»
I consiglieri Beltrano e Principe hanno presentato un emendamento al prossimo consiglio comunale: «Obiettivo è rilanciare il centro storico»

RENDE «Il comune di Rende, prima della gestione commissariale, ha acquisito al patrimonio comunale un rilevante numero di immobili ubicati nel centro storico, con l’obiettivo, forse visionario, di rilanciare Rende Antica trasformandola nel cosiddetto “Paese Albergo”». È quanto sostengono in una nota, Francesco Beltrano e Sandro Principe del Gruppo Federazione Riformista di Rende in merito alla presentazione di un emendamento per il prossimo consiglio comunale del 30 settembre. «Ed, infatti, alla vecchia Arintha non serve qualche abitante in più – scrivono – ma l’attuazione di un programma per farla diventare meta del cosiddetto turismo culturale per riportare nel borgo persone ed attività».
«Del resto, quale realtà più di Rende storica – s’interrogano – si presta alla bisogna se è vero, per come è vero, che l’antico borgo custodisce, all’interno del suo impianto medievale, splendidamente conservato, magnifiche chiese barocche ben restaurate e tanti musei ricchi di preziose opere d’arte? Oggi questo notevole patrimonio edilizio, che annovera fabbricati di pregio come palazzo Basile e palazzo Vercillo-Martino, non deve essere disperso vendendo separatamente i singoli cespiti, senza che siano legati ad un progetto unitario di sviluppo per Rende storica e di valorizzazione del patrimonio pubblico».
«Da qui – sostengono – la nostra proposta di emendamento al punto 4 dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale fissato per giovedì 30 settembre 2021 per le ore 9, che così recita: “Gli immobili di proprietà comunale, indicati ai punti 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 22, 23 e 25 del piano delle alienazioni e valorizzazioni, sono destinati ad attività alberghiere e sono valutati e venduti unitariamente nel loro complesso”; “Aggiungere al predetto elenco palazzo Vercillo-Martino e l’immobile Iantorno-Plastina, rispettivamente ai numero 61 e 67 dell’elenco dei beni immobili di proprietà comunale, da alienare unitariamente agli altri cespiti più sopra indicati”».