COSENZA A Cosenza è partita la caccia al tesoro, ma non quella dei preziosi di Re Alarico. Da ore, i candidati al consiglio comunale della città dei bruzi fanno la spola tra Prefettura, Municipio e Uffici elettorali per avere contezza dei voti conquistati. A urne chiuse da oltre tredici ore, archiviate le percentuali riferite a liste e candidati a sindaco ora l’attenzione è rivolta alla formazione del prossimo Consiglio Comunale. I futuri inquilini del civico consesso bruzio però, almeno per il momento, non potranno festeggiare, costretti ad attendere (chissà ancora per quanto) l’ultimo e decisivo responso delle urne. Il Comune assicura la pubblicazione a breve di tutti i dati, ma alcuni candidati recatisi presso gli uffici elettorali hanno denunciato l’assenza dei verbali, che per legge andrebbero affissi e pubblicati. A tutti, dunque, viene negata la possibilità di consultare i verbali e di conseguenza di denunciare eventuali anomalie. Non resta che attendere.
Sul caso è intervenuta Maria Pia Funaro, capolista del Partito democratico alle comunali: «Scrutini conclusi da 24 ore – ha scritto su Facebook –, ma l’Ufficio Elettorale del Comune di Cosenza – Pagina ufficiale è ancora chiuso in conclave e la pubblicazione dei voti di lista non è stata resa pubblica. Un fatto gravissimo e senza precedenti, di cui qualcuno dovrà rendere conto, ennesimo esempio di disorganizzazione ed ennesimo affronto alla trasparenza da parte di questa amministrazione.Non si può mortificare così la democrazia di una città intera».
Con una nota diramata in serata, viene convocata per domani 7 ottobre alle ore 12.00, presso il punto incontro in piazza Matteotti, una conferenza stampa dei presentatori delle liste PSI, PD, Franz Caruso Sindaco sulla vicenda della mancata comunicazione dei risultati relativi alla composizione del nuovo consiglio comunale. «Non esiste alcun precedente in nessuna delle elezioni svoltesi nell’era repubblicana. Le inadempienze del Comune sono molto gravi. È a rischio la regolarità della competizione. Se necessario ci si rivolgerà all’autorità giudiziari». (f.b.)
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