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A Schiavonea la secolare tradizione della pesca si trasforma in arte – FOTO e VIDEO

Tra le attività dell’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo puliti” la rigenerazione urbana. Martilotti: «Vogliamo creare una coscienza»

Pubblicato il: 22/10/2021 – 16:33
di Luca Latella
A Schiavonea la secolare tradizione della pesca si trasforma in arte – FOTO e VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Fieri ed orgogliosi, determinati a rimanere e valorizzare un’antica tradizione. A Schiavonea, borgo marinaro di Corigliano Rossano, la pesca non è solo un lavoro, un’opportunità di reddito, ma una filosofia di vita, legata a doppio filo alle tradizioni secolari. Geni in dote ad un Dna che si trapassa di generazione in generazione, nonostante le mille difficoltà, il carovita, la pesca secolare alla sardellina – l’oro bianco del golfo di Corigliano – vietata da burocrati lontani duemila chilometri.
A Schiavonea da qualche tempo l’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo puliti” (attiva nei due borghi marinari di Corigliano e Rossano), sta attuando in autonomia politiche di rigenerazione urbana, anche grazie alle donazioni di arredi e l’arte, sia essa rappresentata da musica, letture o grafismi come i murales.

E proprio fra i vicoli del borgo antico, si snoda un percorso fatto di immagini che ritraggono e richiamano persone, luoghi, lavori legati alla pesca, grazie ad un progetto imbastito da tempo dall’associazione.
In questi giorni, nell’ultimo dei murales realizzati – e murales potrebbe apparire riduttivo poiché è un vero e proprio dipinto – questa volta lungo viale Salerno, sul lato di una palazzina, l’artista Claudio Chiaravalloti ha dato vita al volto simbolo di un pescatore, segnato dal sole e dalla salsedine, dalle intemperie marine e dalla fatica, su una superficie di oltre 100 metri quadri. Sotto il volto dell’uomo di mare, una barca di carta carica di sogni.

«È dedicato – spiega il vice presidente dell’associazione, Mario Martilotti, ai microfoni de L’altro Corriere Tv – a tutti i pescatori e all’intera marineria di Schiavonea, la più importante del sud Italia con quella di Mazzara del Vallo. Questo murales rappresenta la vita vissuta di un pescatore che riflette l’essere stato bambino sulla barchetta di carta e poi rincorre i sogni, le speranze di veder realizzata la sua vita attraverso l’attività della pesca, come tanti uomini di Schiavonea hanno fatto nel dedicare la loro vita a questo lavoro. Il murales lo dedichiamo a loro, a tutti quelli che non ci sono più, a quelli che ci sono e a quanti porteranno avanti la nostra tradizione della pesca».

L’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo puliti” si occupa anche di tanto altro. «Due anni fa – spiega ancora Martilotti – abbiamo fondato questa associazione inclusiva, che abbraccia le due realtà costiere della nuova città di Corigliano Rossano. Abbiamo iniziato organizzando giornate ecologiche, di sensibilizzazione all’ambiente, poi quelle dedicate alla musica e al jazz, quelle alla lettura e altre dedicate alle tradizioni pescherecce. Da qualche tempo ci stiamo occupando di rigenerazione urbana, anche con la realizzazione dei tanti murales impressi fra i vicoli del borgo».
«Non vogliamo cambiare il mondo – dice ancora – ma creare una coscienza al cambiamento. Questo però, non può gravare solo sull’associazione ma deve essere sposato in primis dal comune e dalle altre istituzioni, affinché tutti insieme, condividendo lo stesso obiettivo, si possa riuscire a migliorare il territorio infondendo la speranza per i giovani. Quei giovani che dopo gli studi decidono di costruire la loro vita in una realtà che ha tantissimo da dare, grazie al patrimonio culturale ed economico che non ha nulla da invidiare a nessuno».
Nel tempo i murales sono stati realizzati da diversi artisti. Ognuno ha una sua storia. Narrano paesaggi, luoghi, persone, lì in quegli angoli del borgo dove un tempo svolgevano le loro attività. Come Maria Costa, la prima donna eletta nel consiglio comunale di Corigliano Calabro nel 1975 (nella foto, sorridente col vestito scuro).

Un “tour” fra i vicoli, magari accompagnati da Mario e i suoi racconti, che certamente andrebbe valorizzato. (l.latella@corrierecal.it)

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