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dopo la sentenza

Il Tar “boccia” i dca di Longo, Greco: «Chiediamo un nuovo commissario»

Il presidente di Confindustria negli studi di Rai3 insieme al segretario Uil Bartoletti per discutere della “migrazione sanitaria” come effetto

Pubblicato il: 27/10/2021 – 8:15
Il Tar “boccia” i dca di Longo, Greco: «Chiediamo un nuovo commissario»

COSENZA Dopo la sentenza che ha di fatto “bocciato” i dca 49 e 50 del commissario ad acta Giudo Longo coi quali venivano fissati dei tetti di spesa per le prestazioni “Apa” e “Pac”, associazioni di categoria e sindacati tornano a chiedere la nomina di un nuovo commissario dopo il disagio patito dalla categoria a fronte dei discussi provvedimenti.
A maggior ragione se si legge il tenore del provvedimento del giudice che di fatto taccia Longo di «non aver saputo leggere le sentenze del Consiglio di Stato».
A discuterne negli studi di Rai3 al programma Buongiorno Regione sono il presidente di Confindustria Giancarlo Greco e il segretario Uil Cosenza Elio Bartoletti.
Il tema è quello della “migrazione sanitaria” incentivata dai provvedimenti commissariali impugnati. Il tetto di spesa fissato per determinate prestazioni – nel privato – ha portato molti calabresi, impossibilitati ad accedere alla medesima prestazione nel pubblico, a curarsi fuori regione anche per interventi “banali”.
Secondo Greco, i provvedimenti di Longo «hanno agevolato la migrazione verso altre regioni come la Sicilia, ma anche Puglia e Lombardia anche per semplici interventi. Nel Cosentino tagliati budget del 55%». Un ragionamento che si applica anche ad interventi semplici come quello per la cataratta, «che ora si deve fare fuori». Solo per dare qualche numero, «la migrazione sanitaria pesa sulle casse della regione per oltre 300 milioni di euro e i continui tagli impediscono l’occupazione di molti calabresi costretti ad andare a lavorare fuori regione».
Fino al 2020 venivano erogate circa 5mila prestazioni di oculistica. «Nel 2021 scendono a 2mila. Cica 3mila calabresi sono in lista d’attesa. Questa è la vera vergogna della Calabria», aggiunge Greco.
«Chiediamo di nominare un nuovo commissario che mi auguro sia il presidente eletto dei calabresi» conclude.
Per Elio Bartoletti gli effetti nefasti del dca prima sospesi ed ora annullati si protrarranno anche oltre la loro efficacia perché «gli amministratori dovranno correggere le spese prodotte e i contratti già firmati e ora bisognerà tornare alle delibere prima del dca quindi si avranno ulteriori ritardi e danni per le aziende».
«Noi – aggiunge – ci siamo confrontati agli inizi col commissario Longo, ma abbiamo trovato sempre forti difficoltà». Così anche per le risorse erogate dal governo nel dca 34 riservate per le indennità del personale Covid, mai giunte a destinazione. «Tutto questo dimostra come la sanità militarizzata non abbia prodotto gli effetti che doveva, sicuramente bisogna cambiare passo».

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