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“Furbetti” del reddito di cittadinanza, scoperte 4.839 posizioni irregolari

Dal nullatenente con la Ferrari ai camorristi. Controlli in diverse regioni. Stimato danno erariale da 20 milioni di euro

Pubblicato il: 03/11/2021 – 9:27
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“Furbetti” del reddito di cittadinanza, scoperte 4.839 posizioni irregolari

NAPOLI Ammonta a oltre 5 milioni di euro la truffa ai danni dello Stato scoperta dai Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Napoli che, con l’Inps, hanno passato al setaccio un imponente numero di istanze di reddito di cittadinanza e scoperto 2.441 posizioni irregolari che sono state tutte revocate. In tutto il paese le irregolarità riscontrate salgono a 4.839 all’esito dei controlli mirati con l’obiettivo di verificare la reale sussistenza dei requisiti da parte dei percettori del reddito di cittadinanza. Il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati per un campione di 87.198 persone. Ben 1.338 percettori indebiti del reddito erano già noti alle Forze di Polizia per altri motivi e 90 hanno condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo. Secondo i militari, il anno erariale prodotto potrebbe arrivare a 20 milioni di euro
Tra i beneficiari anche camorristi
Tra i casi ci sono anche quelli di camorristi e loro parenti, oltre a parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori in nero. Sventato il caso di un 46enne, arrestato, che ha finto di essere bulgaro per intascare il beneficio. I denunciati sono 716: 422 con pregiudizi penali, 64 per associazione mafiosa.
Tra i denunciati la maggioranza è italiana infatti dei 716 segnalati alle Procure sono 673 i connazionali richiedenti mentre solo 43 gli stranieri: 394 gli uomini, 322 le donne. Il danno erariale raggiunge, spiccioli compresi, i 5.127.765,71 euro e vede responsabili diverse tipologie di persone: si va dal venditore ambulante di calzini al rapinatore, dal garzone del bar al familiare del camorrista e al camorrista stesso. Tra i cosiddetti criminali comuni figurano truffatori di anziani, scippatori, pusher, contrabbandieri di sigarette, ma anche lavoratori “in nero” (un carrozziere, un barista, una commessa). Tra i rapinatori anche un finto spazzino il quale, armato di scopa, coglieva le sue vittime la mattina presto mentre si recavano al lavoro. Tra i criminali comuni che percepivano il reddito, 75 sono risultati imparentati con “note” famiglie malavitose napoletane (Tolomelli, D’Amico, Sorianiello, Puccinelli, Giuliano e Giannelli).

Irregolarità per oltre 2 milioni in Basilicata

Irregolarità per oltre 2,3 milioni di euro sono state accertate dai Carabinieri della Legione “Basilicata” nell’ambito di controlli sui percettori del reddito di cittadinanza, cominciati nello scorso mese di maggio e che hanno portato alla denuncia di 399 persone. Malgrado fosse ai domiciliari per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e reati connessi allo spaccio di droga, il ras Fausto Frizziero, 43 anni, è risultato beneficiario indiretto del reddito di cittadinanza, percepito dalla moglie convivente. Figurano molti camorristi e loro familiari tra i 2441 “furbetti” del reddito di cittadinanza individuati dai carabinieri. Frizziero è ritenuto un elemento di vertice dell’omonimo clan che fa affari illegali tra i quartieri Chiaia e Posillipo di Napoli. Ma tra i ‘furbetti’ dalla fedina penale nera ci sono anche cinque persone legate agli Amato-Pagano, gli scissionisti di Secondigliano, alcuni ritenuti appartenenti al clan Cifrone, alla famiglia malavitosa dei Balzano. Dieci sono affiliati al clan Grimaldi/Vanella Grassi. In provincia di Napoli, invece, sono 25 le figure di spicco della criminalità organizzata locale che rientrano nel novero dei percettori illeciti: si tratta di familiari di affiliati ai clan Nuvoletta, Orlando, Polverino, Amato-Pagano e De Rosa-Pianese. Troviamo la moglie di un affiliato al clan “Polverino”, la moglie del nipote del capo clan della stessa organizzazione mafiosa. La madre di un affiliato agli “Amato Pagano” e il fratello di un esponente dei Nuvoletta. Anche il figlio di uno degli elementi di spicco del clan “Nuvoletta” è riuscito ad ottenere 6500 euro. E così la nipote di un elemento apicale del clan “Orlando”, ora detenuto: lei ha intascato oltre 19mila euro.

Una donna dimentica di indicare l’auto e il coniuge

A Napoli pizzicato un uomo del quartiere Stella, presente in due distinti nuclei familiari che avevano tutti e due chiesto e ottenuto il beneficio. In provincia di Caserta un soggetto ha falsamente dichiarato di far parte di un nucleo familiare composto da più persone, di fatto inesistente. A Santeramo in Colle (Ba) una donna è stata segnalata all’Autorità giudiziaria perché si era “dimenticata” di indicare, non solo la targa o l’estremo di registrazione di un veicolo di proprietà, ma addirittura il coniuge. I Carabinieri in questo caso hanno appurato che la donna, per percepire il reddito di cittadinanza aveva richiesto la residenza anagrafica in una via del comune santeramano che era lo stesso appartamento in cui risiedeva il marito: un unico appartamento, con due ingressi diversi. In provincia di Caserta otto persone dello stesso nucleo familiare hanno falsamente attestato di appartenere a tre distinte famiglie e di risiedere in altrettante unità abitative, pur abitando nello stesso stabile.

Il nullatenente con Ferrari

In provincia di Avellino un 70enne convivente con una funzionaria comunale (non indagata) possedeva una Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà. Sempre in provincia di Avellino, percepiva il reddito di cittadinanza un 50enne, ritenuto il reggente del clan camorristico “Cavalese”.

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