LAMEZIA TERME «Sono molto soddisfatto dei nostri due consiglieri, di Lo Schiavo e Laghi che saranno l’unica vera opposizione in Consiglio regionale, fuori dal consociativismo che ha visto unire in questi anni centrodestra e centrosinistra». Ad oltre un mese dal voto e dopo la proclamazione dei consiglieri, Luigi de Magistris torna in Calabria e lo fa nel suo stile, annunciando “battaglia” in consiglio regionale, e un’opposizione “dura” ma comunque corretta. Nel corso dell’incontro organizzato a Lamezia Terme, l’ex pm, accompagnato dai due nuovi consiglieri regionali, Antonio Lo Schiavo e Ferdinando Laghi, il leader del “polo civico” traccia quello che si può considerare un bilancio del voto del 3 e 4 ottobre scorsi, ma disegna anche quello che sarà il futuro di un movimento in grado di raccogliere quasi 130mila voti e superare il16% dei consensi.
Ma intanto c’è da pensare alla nuova avventura fra i banchi di Palazzo Campanella, con l’intenzione di tradurre nei fatti quelli che sono stati i punti salienti della campagna elettorale. «Faremo un’opposizione molto dura ma corretta – spiega ai microfoni del Corriere della Calabria – perché siamo persone delle istituzioni ma staremo molto tra la gente, a lottare per i diritti, la giustizia e il cambiamento di questa regione ma soprattutto per togliere il malaffare politico che è sempre più dilagante in Calabria come altrove». E sulla possibilità di trovare eventuali punti di contatto con gli oppositori, de Magistris ha le idee chiare: «Siamo opposizione – precisa – e non abbiamo alcun punto di contatto né con la maggioranza né con il centrosinistra. Ma in Consiglio regionale si valutano le proposte, se dovessero arrivare buone proposte non ci opporremo a prescindere, ma allo stato non ci sono punti di contatto. C’è molta più vicinanza tra centrodestra e centrosinistra mentre per la prima volta in Regione Calabria abbiamo due opposizioni, sebbene l’unica sia la nostra».
L’incontro organizzato a Lamezia Terme è anche l’occasione per commentare, a caldo, il nuovo ruolo di commissario della sanità calabrese affidato al neo eletto presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Una scelta vista di buon occhio, ma fino a un certo punto: «Sono sempre stato contro i commissariamenti – spiega de Magistris – a maggior ragione quando in democrazia si elegge un presidente, bisognerebbe assumersi la responsabilità ordinaria e non con poteri speciali. Valuto favorevolmente la scelta di chi è stato democraticamente eletto e non un soggetto terzo, sono invece politicamente preoccupatissimo che questo ruolo venga affidato ad uno dei principali responsabili dello sfascio della sanità pubblica della Regione Calabria».
Infine un occhio al futuro. Annunciata l’intenzione di creare un nuovo soggetto politico, Nel mirino c’è il voto del 2023: «Stiamo lavorando ad un progetto politico, siamo in una fase costituente. Il 13 novembre saremo a Cosenza per un’assemblea importante. Ma è il risultato che ci incoraggia molto, per la prima un terzo polo prende 130mila voti quindi stiamo lavorando con basi operative in Calabria e in Campania e ora, libero dopo oltre 30 anni da incombenze amministrative, mi dedicherò totalmente all’organizzazione politica e ci faremo trovare pronti per il 2023».
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