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Il Nuovo ospedale della Piana compie 14 anni. Ma non esiste

Ritardo monstre: è un’emergenza dal 2007, ma dopo più di 5mila giorni non c’è neppure il cantiere. La protesta di Prosalus Palmi

Pubblicato il: 03/12/2021 – 7:37
Il Nuovo ospedale della Piana compie 14 anni. Ma non esiste

PALMI Tra meno di una settimana saranno 14 anni. I 5mila giorni sono trascorsi da un pezzo (sono 5.109) e la “lettera contatempo” indirizzata dall’associazione Prosalus Palmi, attraverso la presidente Stefania Marino, alle istituzioni è arrivata alla sedicesima edizione. Ci vuole una certa pazienza per ricordare a tutti, con cadenza regolare, quello che viene definito un «misfatto amministrativo». Si tratta della (mancata) realizzazione del Nuovo ospedale della Piana. Che – ricorda al Prosalus – è un«opera pubblica prevista e finanziata da un Accordo di Programma Stato/Regione Calabria del 7 dicembre 2007 per fronteggiare l’emergenza sanitaria». Mai emergenza fu meno urgente, visti i tempi. Oggi, con l’ennesima lettera, Prosalus Pami evidenzia tutta una serie di «danni» causati dai ritardi per un’opera che non ha mai visto neppure l’apertura del cantiere. Sono danni «da mancata assistenza ospedaliera nella Piana di Gioia Tauro secondo canoni di minima efficienza; da migrazione sanitaria della popolazione in altre strutture regionali o nazionali con gravi disagi soprattutto per le categorie meno protette; per mancato sviluppo economico e sociale della zona per il mancato insediamento che avrebbe attivato fattori produttivi permanenti di grande rilievo».
E poi vanno sommari i «maggiori costi dell’opera a causa del tempo trascorso inutilmente e le revisioni contrattuali che lo stesso tempo renderà inevitabili con conseguente pregiudizio del quadro economico dell’opera ed incertezza contrattuale». E anche il danno «all’immagine dell’Amministrazione Pubblica e di quella regionale in particolare, che appare con tutta evidenza inaffidabile e incompetente nonostante ad essa spetti la tutela della salute quale diritto primario». Tecnico ma non meno rilevante il presunto «danno erariale per (fra l’altro) il mancato utilizzo dei finanziamenti che sono stanziati fin dal 2007 senza la produzione di alcun beneficio economico e sociale per il territorio interessato». Il tutto andrebba moltiplicato per quattro, come se non bastasse, «perché quattro erano gli ospedali previsti dall’Accordo Di programma 2007 (Palmi, Sibaritide, Vibo, Catanzaro) tutti vittime della stessa sorte nel senso che ad oggi nessuno è attivo o a livello avanzato di realizzazione». È la “somma urgenza” declinata alla calabrese. Fa solo danni.

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