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Regione, ok al bilancio di previsione. Occhiuto: «È un grande risultato»

In Consiglio regionale via libera a maggioranza: circa 6,5 miliardi, in gran parte assorbiti dalla sanità, 767 milioni di risorse libere. Evitato l’esercizio provvisorio. A inizi 2022 manovra aggiu…

Pubblicato il: 23/12/2021 – 15:17
Regione, ok al bilancio di previsione. Occhiuto: «È un grande risultato»

REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione della Regione Calabria per il triennio 2022-24 e gli altri documenti relativi alla sessione contabile. A relazionare in aula sul bilancio è stata la vicepresidente della Giunta regionale, con delega al bilancio, Giusy Princi: con l’approvazione del bilancio viene evitato il ricorso all’esercizio provvisorio. Una manovra da 6,3 miliardi nella parte della spesa, con il 62% delle risorse assorbite dalla sanità e con 767 milioni di risorse disponibili per scelte discrezionali della Giunta e del Consiglio: sono questi alcuni dei numeri più significativi del bilancio della Regione, bilancio, come avviene ormai da anni, fortemente condizionato da vincoli di carattere interno ed esterno alla Regione e da alcune criticità segnalate, per gli esercizi precedenti, segnalate dalla Corte dei Conti. Nel dettaglio – scrive la Giunta regionale nella relazione al documento contabile – “il bilancio di competenza effettivo della Regione Calabria per l’anno 2022 ammonta a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia, tali importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate”: rientrano in questo ambito le risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario regionale (3,9 miliardi circa; 62,4%). Nella relazione si evidenzia inoltre che “le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a circa 767,3 milioni, pari al 12,2% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio, in diminuzione di circa 53 milioni rispetto al bilancio 2021. Tale decremento non origina da situazioni “strutturali”, ma – si legge ancora – è connesso alle variazioni di bilancio effettuate sull’annualità 2021 e conseguenti alle misure economiche adottate dal Governo a fronte della pandemia”. La voce più rilevante del Bilancio – rileva la Giunta regionale nella relazione – “è rappresentata dalla spesa per il servizio sanitario, che include le risorse del Fondo sanitario. Tali risorse ammontano ad oltre 3,93 miliardi e rappresentano circa il 62% degli stanziamenti di competenza allocati nella parte effettiva del bilancio. Gran parte di tali risorse è trasferita alle aziende sanitarie ed ospedaliere e, pertanto, se la rilevanza della spesa per la tutela della salute viene valutata in termini di pagamenti, il peso del settore sanitario sulla spesa complessiva regionale – emerge dalla relazione – supera certamente il 70% del totale erogato”. La parte di risorse autonome, pari a oltre 763 milioni, “teoricamente soggetta a una manovra discrezionale da parte della Giunta o del Consiglio, è destinata – specifica infine la Giunta regionale – a spese di carattere obbligatorio (funzionamento e personale di Giunta e Consiglio, mutui, contratti, accantonamenti) o utilizzata per far fronte alle emergenze sociali ed occupazionali della Regione, e quindi difficilmente rimodulabile, senza l’attuazione di riforme capaci di incidere nella dinamica strutturale della spesa”. Soddisfatto il governatore Roberto Occhiuto: «È un grande risultato che oggi si approvi il bilancio e si eviti l’esercizio provvisorio. Tutto faceva pensare – ha spiegato il governatore – che non avremmo potuto recuperare il ritardo in così poco tempo, anche per la corsa a ostacoli, come il giudizio di parifica della Corte de Conti ma invece ci siamo riusciti». Non approvati alcuni emendamenti presentati dall’opposizione di centrosinistra, in particolare dal Pd.

Il dibattito in aula

Longo e articolato il dibattito in aula. Pasqualina Straface (Forza Italia): «Discutiamo di atti sicuramente obbligatori ma non era facile portare in aula alla luce dell’emergenza sanitaria e alle difficoltà determinate dall’ultimo anno dopo mal scomparsa della presidente Santelli. Il bilancio targato centrodestra rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto al passato e una linea di demarcazione tracciata per il ritorno alla normalità della regione». Giacomo Crinò (Forza Azzurri): «Straordinaria l’azione del presidente Occhiuto, come testimonia lo sblocco dei 69 milioni di fondi europei comunicato oggi dalla Commissione europea». Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia): «Al centrosinistra dico che non siamo la stessa cosa, abbiamo un’altra mentalità, non abbiamo creato precariato. Non si può non partire dalla situazione dell’economia calabrese. Noi sogniamo la piena occupazione ma per fare questo bisogna partire dalla conoscenza dei dati. Questo bilancio serve a perseguire le riforme che ci chiede anche l’Europa e le vocazioni della Calabria». Giuseppe Graziano (Udc): «Sono da ritenere due passaggi fondamentali e innovativi il fatto che il presidente della Regione Occhiuto si sia recato personalmente per confrontassi con la Corte dei Conti e con i vetrici della Commissione europea. Certo, questo non è un bilancio di respiro, non ce n’era il tempo, ma comunque è un bilancio che salva i conti e consente alla regione di continuare ad amministrare. Ci sarà un anno per lavorare a un anno diverso, cosa che penso avremo vedendo il piglio del presidente». Interventi critici invece dai banchi dell’opposizione. Amalia Bruni (Misto): «Oggi questa discussione rischia di alimentare ancora la cultura della fretta, sarebbe necessaria una riflessione più approfondita e una visione più generale. Il bilancio evidenzia una fragilità e una perifericità e marginalità del nostro sistema economico, c’è il rischio di tensioni sociali e il bilancio conferma di essere ingessato e lascia pochi margini di manovra a un indirizzo politico. È un quadro impietoso che dovrebbe cambiare soprattutto con riferimento al Pnrr e alla programmazione dei fondi europei: chiediamo l’istituzione di un Osservatorio sul Pnrr e una semplificazione complessiva. Chiediamo infine un atto di verità sugli enti strumentali e sulle loro prospettive e una sessione straordinaria del Consiglio sulle strategie per le Partecipate». Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle): «La Regione negli ultimi anni è stata gestita con i piedi, per le responsabilità di Chiaravalloti, Loiero, Scopelliti e Oliverio. Non voglio però più guardare al passato, ma pensare al persene e al futuro, e dobbiamo affrontare in modo serio e con impegno i problemi della Calabria, e dò atto al presidente Occhiuto di avere avviato azioni importanti. Siamo pronti come M5S a un contributo costruttivo sui temi del Pnrr e dei fondi comunitari per il bene die cittadini, ma la collaborazione deve arrivare anche dalla maggioranza. Chiediamo poi a Occhiuto di coinvolgerci di più sulla sanità, perché è stato nominato commissario da un governo che non è formato solo dal centrodestra ma anche dal centrosinistra». Domenico Bevacqua (Pd): «Quest’aula deve dare una parola di chiarezza sul perché la situazione di bilancio è così grave, è fuori luogo parlare di manovra che cambia volto alla Calabria perché quello di oggi è una fotocopia dei bilanci passati. Al presidente Occhiuto e alla Giunta oggi non dico grazie né rendo merito, perché oggi si fa il minimo necessario, vediamo tra due anni. Nella documentazione poi si parla di “riottosità” degli enti strumentali nel seguire gli indirizzi della Giunta ed è un passaggio grave, da chiarire assolutamente». Ernesto Alecci (Pd): «Il bilancio comunque è un documento importante e non è vero che è imbrigliato perché comunque ci sono risorse significative. Quello che mi preoccupa non sono le risorse ma come vengono spese sui territori. Rilevo poi che lo strumento del rifinanziamento delle leggi regionali ha un po’ preso la mano, circa 320 milioni sembrano eccessivi». Ferdinando Laghi (De Magistris presidente): «Pongo questioni soprattutto metodologiche, e chiedo una più tempestiva comunicazione dei provvedimenti. Capisco che il bilancio sia stato portato in aula per evitare l’esercizio provvisorio, ma spero che ci sia in futuro la possibilità di incidere in maniera più significativa».

L’intervento di Occhiuto

A concludere il dibattito il presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Un sentito ringraziamento all’assessore Princi e agli uffici della Regione. È un grande risultato che oggi si approvi il bilancio e si eviti l’esercizio provvisorio. Tutto faceva pensare che non avremmo potuto recuperare il ritardo in così poco tempo, anche per la corsa a ostacoli, come il giudizio di parifica della Corte de Conti ma invece ci siamo riusciti. Senza il contributo prezioso degli uffici questo risultato non l’avremmo ottenuto. Quando diciamo che la macchina burocratica va efficientata non vogliamo dire che va epurata, perché ci sono anche grandi eccellenze e quando è giusto vanno riconosciuto i meriti della macchina amministrativa». Occhiuto quindi aggiunge: «È un bilancio a poste invariate, c’è un piccolo aumento delle spese per il consiglio regionale, perché deve lavorare meglio e inoltre negli anni passati, grazie a presidenti sia di centrodestra sia di centrosinistra, erano stati fatti importanti risparmi. C’è un posta in bilancio di circa 28 milioni che servirà per fare fare una manovra aggiuntiva a inizio del prossimo anno, per la quale raccoglieremo le sollecitazioni dei consiglieri di maggioranza e minoranza. Io – rileva poi il governatore – inviterei la maggioranza a dare un voto contrario agli emendamenti presentati perché altrimenti dovremmo variare delle tabelle. ferma restando la volontà del governo regionale di valutarli quando faremo quella manovra a inizio dell’anno». Occhiuto replica ad alcune considerazioni delle opposizioni: «Il bilancio è ingessato da anni ma questa non può essere una responsabilità a chi è al governo da due mesi. Sul contenzioso vorrei fosse riconosciuto che questa Giunta e questa maggioranza dal primo giorno hanno tentato di ridurlo, mettendo in liquidazione coatta amministrativa a esempio l’Afor che aveva 25mila pratiche di contenzioso, mi chiedo perché non sia stato fatto prima. Così come stiamo riorganizzando meglio l’Avvocatura regionale: ci sono 10 avvocati a Catanzaro e 10 a Reggio Calabria, l’80% del carico è a Catanzaro e anche qui un efficientemente è importante. C’era necessità di avere fretta perché altrimenti saremmo andati in esercizio provvisorio, non sarebbe stato un bel segnale e avremmo impedito a alla Giunta e al Consiglio di non poter lavorare nella pienezza delle sue funzioni. Molti mi chiedono il coinvolgimento nella sanità: se il coinvolgimento ha per oggetto un contributo di idee suggerimenti, io li reputo utili da qualsiasi parte arrivi, perché vorrei che tutti ritenessimo la sanità zona franca dagli interessi politici, ribadisco che vinciamo e perdiamo se diamo un segnale di cambiamento nella capacità di riformare la sanità. Sui fondi europei siamo disponibili a interloquire, l’abbiamo già dimostrato nelle scorse settimane. Il mio governo regionale – rimarca ancora il presidente della Regione – non ha assunto un solo precario negli enti strumentali, anzi stiamo tentando di prosciugare piano piano il bacino che non abbiamo creato. Noi facciamo fatti, non parole. Facciamo i bandi con Formez in modo da evitare l’intermediazione politica: non stiamo usando le Partecipate per dare risposte clientelari. Quello che stiamo facendo su Sacal è una cosa gigantesca, che so essere apprezzata anche da parecchi della minoranza. Rischiavamo la revoca della concessioni, ma siamo intervenuti risolvendo i problemi. Non parole ma fatti, e voglio dimostrare con i fatti che c’è un cambio di passo». Occhiuto quindi conclude: «Io non ritengo di potercela fare da solo, lo sforzo è titanico, l’ampiezza dei problemi è gigantesca, ho necessità del contributo di tutti i gruppi e del consiglio regionale, ce la faremo o non ce la fremo tutti insieme. Io ho già detto di non voler fare l’errore di molti presidenti di Regione di volersi considerare Superman o supereroi, per questo tendo ad andare avanti con più determinazione e di correre ma solo perché voglio occuparmi con incisività dei problemi. Ringrazio anche la Giunta che sta tenendo il mio passo e sono orgoglioso del lavoro degli assessori. A chi dice che non è opportuno dire grazie al presidente per aver approvato il bilancio io dico che ho fatto semplicemente il mio dovere e che approvare bilancio è merito di tutto il Consiglio regionale. Mi aspetterei però il riconoscimento su alcune cose che abbiamo fatto, come quello di aver evitato un disimpegno o una sospensione di risorsa comunitarie per 69 milioni, considerando che in genere ci sono state esperienze di presidenze che perdevano risorse europee. Anche questa attività serve per recuperare la reputazione della Calabria». Dopo l’intervento di Occhiuto prende la spola il capogruppo del Pd Nicola Irto che illustra alcuni emendamenti, spiegando che «nessuno venga a dire che non si possano discutere emendamenti, è una scelta politica che contestiamo. Con i nostri emendamenti, che non stravolgono le tabelle, vogliamo dare il senso che si vuole fare l’interesse della Calabria». Occhiuto a sua volta rileva che gli emendamenti saranno valutati in sede di approvazione della manovra aggiuntiva prevista nel 2022. (a. c.)

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