CATANZARO Ancora lunghe file e ore di attesa per effettuare i tamponi molecolari davanti alla tenda allestita all’interno del cortile della struttura polifunzionale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro nel quartiere Lido del capoluogo.
Si allunga per oltre un chilometro lungo viale Crotone, strada di accesso alla struttura, il serpentone di auto con all’interno le persone in attesa di essere sottoposte al test che contribuisce alla paralisi del traffico.
Numerosi gli anziani e tanti anche i bambini costretti loro malgrado a sopportare i disagi dell’attesa chiusi negli abitacoli delle vetture con difficoltà per l’impossibilità di poter fruire di servizi igienici.
«Sono qui dalle otto – si lamenta una delle persone in attesa assieme alla moglie e ai due figli – e l’attesa si preannuncia ancora molto, molto lunga, almeno quattro ore. La fila procede con una lentezza estenuante». «Non è umanamente accettabile che questa attività – aggiunge – che per quanto riguarda me e e la mia famiglia è legata alla conferma o meno della negativizzazione dopo la quarantena, si svolga, da diversi giorni ormai con modalità di questa natura che portano, inevitabilmente, all’esasperazione».
Anche a Lamezia lo scenario mostra centinaia di auto in coda e traffico congestionato nei pressi del centro. Il servizio drive-in per i tamponi è attivo nel vecchio ospedale di Colle Sant’Antonio. E gli abitanti della zona se ne sono accorti fin dalle prime ore della mattinata: le code sono “infinite” e molti lamentano l’assenza di controlli per la circolazione tra il ponte di Sant’Antonio e via Indipendenza. Molti i cittadini che sono arrivati senza prenotazione, il che ha contribuito ad aumentare i disagi.
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