CORIGLIANO ROSSANO La tempestività nella pubblica amministrazione è tutto. Specialmente quando è necessario il coinvolgimento della società perché quel determinato percorso «è aperto e rivolto ai a cittadini, a tutte le associazioni, gruppi, comitati o altre forme di organizzazioni portatrici di interessi collettivi, alle organizzazioni di categoria e sindacali operanti nel territorio del Comune di Corigliano Rossano».
Ed allora capita che per la per la partecipazione alla redazione dell’aggiornamento del piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022-2024, dal palazzo di Città si diffonda una nota stampa, intorno a mezzogiorno di oggi, per avvisare la popolazione.
«Tutti i soggetti interessati possono inviare le osservazioni e/o proposte, indirizzate al responsabile della Prevenzione della Corruzione, che dovranno pervenire – spiegano dal Municipio – entro e non oltre le ore 12 del giorno 21 gennaio 2022», ovvero a 48 ore di distanza dall’avviso.
Tralasciando che le osservazioni possono essere inoltrate via pec, via raccomandata andata e ritorno o brevi manu al protocollo del comune ma «solo se effettivamente impossibilitati ad utilizzare i canali sopra indicati», resta il fatto che si lasciano appena due giorni due per partecipare. Sarà anche mera burocrazia che non interessa a nessuno, ma quel lasso di tempo sembra davvero eccessivamente ridotto. Anche perché la giunta comunale ha approvato Piano di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza lo scorso 31 marzo 2021, sapendo bene che la norma impone all’ente di provvedere all’approvazione e all’aggiornamento del Piano entro il 31 gennaio 2022.
Ed allora che si fa? Si chiede il contributo della popolazione a 48 ore dalla scadenza, per poi passare all’approvazione entro il 31 gennaio.
Alle 15,45 – quasi quattro ore dopo e forse dopo averlo fatto notare – ecco giungere la rettifica «per mero errore materiale», al comunicato precedente. La scadenza per le osservazioni al piano passa magicamente dal 21 gennaio al 31 gennaio.
Alle 16.23 si torna alla scadenza del 21 gennaio con tanto di scuse. (lu.la.)
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