Arrivano nuove Tac e Risonanze magnetiche. Ecco il piano da 86 milioni – ELENCO

CATANZARO Cinquantanove apparecchiature da sostituire, ventitré da potenziale: una spesa complessiva di circa 86,5 milioni di euro – il 5% a carico del bilancio regionale – per il riammodernamento tecnologico di un pezzo della sanità calabrese che mostra tutti i segni del tempo. Lo dice senza fronzoli la relazione di supporto di Agenas al decreto commissariale firmato da Roberto Occhiuto: «L’esigenza di sostituire 59 apparecchiature è conseguenza dell’obsolescenza delle stesse, la cui età è superiore al periodo di adeguatezza tecnologica di 7 anni e alla soglia dei 5 anni di obsolescenza per la programmazione della sostituzione delle grandi apparecchiature prevista dal ministero della Salute nel Pnrr». 

Acceleratori lineari, Angiografi, Mammografi, Tac, Risonanze magnetiche arriveranno nei presìdi territoriali per continuare un percorso di rinnovamento già avviato nei mesi scorsi. Per fare un esempio, le Gamma camere computerizzate, (utilizzate in medicina nucleare per l’acquisizione delle immagini scintigrafiche) hanno un’età media di 14,2 anni nelle strutture sanitarie pubbliche. La Calabria non fa eccezione. E il mancato aggiornamento delle grandi apparecchiature incide sulla spesa sanitaria. Agenas riporta un’analisi delle prestazioni di specialistiche ambulatoriale erogate dalle Aziende e in mobilità passiva extra regionale riconducibili alle grandi apparecchiature oggetto del piano di ammodernamento tecnologico. 
I dati mostrano che «il numero di prestazioni erogate dalle strutture sanitarie calabresi (pubbliche e private convenzionate) è pari a 884.993. Di queste, un numero pari a 252.087 è riferito alle prestazioni del flusso di specialistica ambulatoriale riconducibile alle grandi apparecchiature». L’altro fenomeno evidenziato sono «le prestazioni di specialistica ambulatoriali erogate in mobilità passiva per 100mila abitanti per grande apparecchiatura e per Asp di residenza dei pazienti». Per Agenas «il maggior numero di prestazioni per 100mila abitanti si rileva per le Tac e le Risonanze erogate ai residenti dell’Asp di Cosenza e, a seguire, ai residenti delle Asp di Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. 
Pet e Risonanze magnetiche mostrano la maggiore incidenza percentuale di mobilità passiva sul totale delle prestazioni.

«Un fenomeno – segnala Agenas – da contenere e ridimensionare, migliorando e potenziando l’offerta di servizi sul territorio regionale». Fenomeno, peraltro, «aggravato nell’anno 2020 a causa della pandemia da Covid-19». A causa dell’emergenza, il confronto tra le prestazioni di specialistica ambulatoriale di risonanza, mammografia e Pet erogate nel 2020 rispetto al 2019 mostra «una riduzione» rispettivamente del 14%, 15,3% e 24%. La conclusione: «Il fabbisogno di ammodernamento e potenzialmente tecnologico risulta, pertanto, necessario non solo per contenere i fenomeni di mobilità extra-regionale, e relative conseguenze, ma anche per migliorare notevolmente in termini di efficienza e di efficacia i processi di erogazione di prestazioni strumentali al fine di recuperare nel più breve tempo possibile quanto rimasto indietro a causa della pandemia». L’idea è che «il potenziamento della qualità dell’assistenza, anche in termini di utilizzo di una diagnostica strumentale di alto livello, può contribuire al recupero della mobilità passiva». 

Dove arriveranno le nuove apparecchiature

Di seguito l’elenco dei presidi ospedalieri e territoriali nei quali arriveranno le nuove grandi apparecchiature. 

Provincia di Cosenza

Provincia di Crotone

Provincia di Vibo Valentia

Provincia di Catanzaro

Provincia di Reggio Calabria