CORIGLIANO ROSSANO Ormai non è più una novità, ma proprio per questo dovrebbe preoccupare lo stato delle dotazioni organiche e delle risorse umane degli ospedali calabresi.
Nel caso specifico, al pronto soccorso del “Giannettasio” di Corigliano Rossano, tra ieri e oggi, si è registrata un’altra giornata di ordinaria follia. Ieri sera alle 20 si sarebbe dovuto effettuare il cambio turno tra gli operatori socio-sanitari che non è avvenuto e dunque, dalle 22 il reparto di emergenza-urgenza ne è rimasto sguarnito fino a mattinata inoltrata. Motivo? Qualche trasferimento di troppo tra l’ospedale di Rossano ed il Covid hotel di Cariati.
Questa mattina alle 8, ancora, i medici che avrebbero dovuto smontare dal turno di notte non hanno ricevuto il cambio, a causa delle ormai note vicende legate all’insufficiente pianta organica. In emergenza un medico del pronto soccorso di Corigliano ha raggiunto Rossano ma anche questo professionista è stato costretto agli straordinari e ad a un surplus di lavoro perché nel pomeriggio è tornato a coprire il suo turno al “Compagna”. Da quanto appreso i problemi sono stati riferiti anche alle forze dell’ordine.
Allo stress lavorativo accumulato dai medici in servizio già da dodici ore si somma, dunque, la stanchezza e la paura di sbagliare, in un lavoro in cui non si può.
Insomma, la coperta è ormai cronicamente corta e rischia pure di fare danni. La speranza del personale è che l’Asp attinga presto dalle graduatorie per colmare i gap e consentire a medici, infermieri e oss di lavorare con un minimo di serenità in più. (lu.la.)
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