CALOPEZZATI Calopezzati sembra un crogiolo, incastonata com’è alle pendici della Sila Greca, ma affacciata sul mare Jonio. Una comunità piccola – circa mille abitanti – ma laboriosa e orgogliosa. Come il suo nuovo sindaco eletto a ottobre scorso, Antonello Edoardo Giudiceandrea – fratello di Giuseppe, ex consigliere regionale – ex dirigente di Italcementi, professione ingegnere prestato al mondo dell’olivicoltura d’eccellenza e “figlio d’arte”: suo padre Giovanbattista e sua madre Rita Pisani (tra le primissime donne sindaco della Repubblica) prima di lui, hanno vestito la fascia tricolore di Calopezzati e Pedace.
Il comune che amministra da pochi mesi, nei mesi estivi basa il sul Pil sul turismo, vantando un mare da bandiera blu (pur non avendone il riconoscimento). Uno dei problemi che lo affligge, però, è l’erosione costiera che negli ultimi decenni ha consumato decine di metri di spiaggia, tanto da consentire al mare di arrivare alle porte di diverse abitazioni in direzione nord.
L’amministrazione Giudiceandrea sta, però, provando a correre ai ripari. «In cantiere – dice il primo cittadino al Corriere della Calabria – ci sono due interventi da due milioni di euro l’uno, stanziati cinque anni fa dalla Regione e poi rimasti chiusi in un cassetto per chissà quale arcano motivo. Quest’estate c’è stato un sussulto con l’assegnazione della progettazione preliminare. In questi giorni ne parlerò de visu con i dirigenti regionali del settore. I progetti prevedono tecniche meno invasive rispetto alle scogliere a mezza gamba come i dissipatori da fondo che consentono all’acqua di passare, dissipando appunto l’energia del moto ondoso che così al suo ritorno rilascia la sabbia».
Per chi ambisce a “fare” turismo è fondamentale la qualità del mare. «Il nostro depuratore – aggiunge – è ben gestito e sufficiente alle esigenze della popolazione. Ma vogliamo fare un revamping approfittando di un finanziamento ad hoc della Regione. E voglio sfatare un tabù: quando capitano le “giornatacce” non è di certo colpa nostra».
Tra le grandi questioni che attanagliano gli enti locali – grandi e piccoli – della Sibaritide si può annoverare il ciclo dei rifiuti. «A Calopezzati – spiega il primo cittadino – abbiamo aggiustato il tiro con la differenziata, superando il 50% ed entrando nella fascia dei comuni virtuosi. Il problema resta Bucita dove non ci fanno conferire gli scarti per problemi indipendenti dalla nostra volontà. Questo ci ha portato a partecipare ad un bando per la costruzione di un impianto di compostaggio di comunità che dovrebbe affrancare l’umido diretto a Bucita. È il primo passo verso un ciclo il più possibile autonomo anche grazie ad un impianto per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti ingombranti. Abbiamo un’area dedicata in piena campagna».
«Il consiglio comunale ratificherà la delibera proposta dal Comune di Cariati per la riapertura dell’ospedale, con la quale chiederemo al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di inserire il “Cosentino” nella rete ospedaliera per acuti», sottolinea Giudiceandrea nell’affrontare un’altra grande questione, la sanità locale. «E stiamo tentando anche di valorizzare una struttura in concessione all’unico medico di base in servizio nel nostro comune. Lo scopo è giungere ad ospitare più medici che coprano tutti i giorni della settimana».
A Calopezzati non c’è la guardia medica. «Siamo pochini, sarebbe un privilegio troppo grande e la penuria di medici ce lo impedisce. Per le urgenze e le cure il riferimento è il “Giannettasio” di Corigliano Rossano e per la diagnostica siamo costretti a rivolgerci ai privati. In compenso abbiamo una efficientissima farmacia».
L’impianto di compostaggio lo realizzeremo «con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – prosegue il sindaco di Calopezzati riferendo le ambizioni di poter attingere al Recovery Fund – e parteciperemo anche ad altri bandi».
Come quello sui borghi storici per contrastare lo spopolamento. «Il progetto è integrato: l’obiettivo è quello di ospitare artisti, sottoscrivendo una partnership con la Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della Formazione dell’Unical il corso di laurea in Dams. Allo stesso tempo vogliamo sviluppare un’altra partnership con la Caritas per provare a ospitare le famiglie dei corridoi umanitari e così ripopolare il borgo in termini di lavoratori e di studenti. Tutto questo predisponendo l’accoglienza per questo tipo di reintegro della popolazione in strutture abitative, i corsi di lingua e di formazione. Siamo in contatto con Confagricoltura, vista la vocazione olivicola del territorio, per la gestione della forza lavoro nel mondo agricolo».
Non poteva mancare la politica. Alle porte v’è l’elezione del presidente della Provincia di Cosenza. «Sono di orientamento progressista di sinistra – conclude Antonello Edoardo Giudiceandrea – ed è arrivato il momento che la Sibaritide sdogani, presentando una candidatura autorevole di riferimento. Chi sarà lo stabiliremo rapidamente. Credo molto nella possibilità che questo nostro territorio possa offrire un valido amministratore. Nociti o Stasi? Vedremo. Il più vicino è il sindaco di Corigliano Rossano, molto vicino a noi in termini chilometrici e perché condividiamo la stessa struttura territoriale. Ma vaglieremo candidature e programmi». (l.latella@corrierecal.it)
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