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Corruzione e favoreggiamento, Luberto e Aiello assolti a Salerno

Ex procuratore aggiunto ed ex parlamentare assolti perché il fatto non sussiste. Il legale: «Certi dell’insussistenza delle accuse»

Pubblicato il: 07/03/2022 – 10:49
Corruzione e favoreggiamento, Luberto e Aiello assolti a Salerno

SALERNO Corruzione, falso, omissioni d’atti d’ufficio, favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio. Da questi reati sono stati assolti a Salerno l’ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto e Ferdinando Aiello, già parlamentare del Pd. Secondo l’accusa, il procuratore aggiunto di Catanzaro Vincenzo Luberto avrebbe «asservito stabilmente la sua funzione a Ferdinando Aiello» ottenendo in cambio «il pagamento di soggiorni alberghieri». E così alla fine del processo di primo grado svoltosi davanti al gup di Salerno, Carla Di Filippo, Luberto, difeso dall’avvocato Mario Papa, e Aiello, rappresentato dall’avvocato Enzo Belvedere, sono stati assolti «perché il fatto non sussiste».
Secondo l’accusa Luberto avrebbe, in qualità di aggiunto nella Procura di Catanzaro, omesso di iscrivere Aiello nel registro degli indagati in un procedimento toccava anche il politico del Pd – che avrebbe mantenuto rapporti illeciti con appartenenti alle ‘ndrine della Sibaritide – dando alla Polizia giudiziaria «direttive di indagine» affinché «negli atti non venissero riportati elementi indiziari che erano stati acquisiti nei confronti di Aiello». L’aggravante mafiosa, tuttavia, era stata esclusa, nel corso della chiusura delle indagini preliminari, dalla Dda di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli. Il magistrato, a causa di questa inchiesta, precauzionalmente, era stato trasferito dal Consiglio Superiore della Magistratura a Potenza, con perdita delle funzioni e passaggio dal penale al civile.

Il legale di Luberto: certi dell’insussistenza dell’accusa

«Abbiamo scelto il rito abbreviato perché eravamo certi che nei 15 faldoni di atti portati nel processo dalla Procura della Repubblica di Salerno vi fosse la prova della totale insussistenza dell’accusa. E così è stato». Lo dice all’Ansa l’avvocato Mario Papa, del Foro di Nola (Napoli), difensore di Vincenzo Luberto, assolto dal Gup di Salerno insieme all’ex deputato del Pd Ferdinando Aiello, nel processo con rito abbreviato in cui era accusato, tra l’altro, di corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreto d’ufficio.
«La formula assolutoria piena – aggiunge l’avvocato Papa – ci ripaga della meticolosa attività difensiva svolta, con totale sobrietà, negli ultimi due anni» (redazione@corrierecal.it)

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