SELLIA Oggi alle 16:30 nella Sala Consiliare del comune di Sellia, saranno accolti Vladyslav e Oleh: un bambino di 8 anni ed un ragazzo di 14 provenienti dalla Ucraina. Lo zio paterno Alessio Danylets, ucraino di nascita ma residente da anni a Sellia, è andato a prendere i due giovani, in macchina nei giorni scorsi, compiendo un lunghissimo viaggio fino ai confini tra Ucraina e Polonia. «Li accoglieremo alla presenza dei bambini di Sellia», dice il sindaco Davide Zicchinella. Vladyslav e Oleh sono figli del fratello di Alessio, rimasto in patria con la moglie per difenderla dalla aggressione russa. Alessio, sposato con Tanya, donna bielorussa, genitori a loro volta di 3 figli, allo scoppio della guerra ha organizzato subito la partenza per mettere in salvo i nipoti. «Conosco bene Alessio perché da anni lavora in comune come Ex Tirocinante svolgendo con amore e dedizione il ruolo di accompagnatore dei bambini sul pulmino», continua il sindaco che aggiunge: «Conosco bene la famiglia Danylets perché sono il pediatra dei due figli più piccoli. Ovviamente mi metterò subito a disposizione dei fratellini Danylets appena arrivati». Intanto ieri mattina si è riunita la Giunta Comunale in via straordinaria ed urgente per deliberare l’adesione al piano regionale e nazionale di accoglienza dei profughi ucraini dalla guerra. «Abbiamo deliberato la messa a disposizione dell’ex edificio scolastico di Sellia per accogliere famiglie con bambini. In 13 giorni di guerra oltre due milioni di ucraini sono fuggiti dai bombardamenti e dalla fame. Oltre un milione sono bambine e bambini. Sellia nel suo piccolo farà la sua parte. Siamo un piccolo borgo ma abbiamo un grande cuore. Sellia c’è».
Il fratello di Alessio è rimasto in Ucraina con la moglie per difendere la patria dalla aggressione russa, ma lui ha fatto quanto poteva per mettere in salvo almeno i nipotini di 8 e 14 anni. Lo ha fatto partendo con l’auto dalla Calabria: ha guidato per 2000 km e ha recuperato i due bambini ai confini tra Ucraina e Polonia. Poi, senza perdere tempo, è tornato indietro nel paese che ormai tanti anni fa lo ha accolto. Arriva da Sellia, centro di circa 500 anime alle porte di Catanzaro, la storia di Alessio Danylets, ucraino di nascita ma selliese a tutti gli effetti. Alessio nei giorni scorsi è partito dalla Calabria per raggiungere il confine dell’Ucraina e salvare i figli di suo fratello: Vladyslay, 8 anni, e Oleh, di 14. Una missione non semplice, come lo stesso Alessio ha raccontato all’Agi.
L’uomo, che nel piccolo borgo del Catanzarese lavora come tirocinante per il Comune e accompagna i bambini nello scuolabus, ha raccontato di aver caricato la macchina con tanti prodotti utili per aiutare la popolazione ucraina grazie alla sensibilità e al sostegno del paese, quindi ha raggiunto il confine tra Ucraina e Polonia dove lo aspettavano i suoi nipoti. Un viaggio di andata e ritorno praticamente senza sosta. «Vedere tutte quelle persone e non poterle aiutare – ha detto Alessio, che ha parlato delle migliaia di persone che hanno varcato il confine con “una igiene pari a zero” – ti rende impotente e ti porta un risveglio dell’odio contro il nemico che ha creato tutto questo».
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